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TERNI - Alla scarica di archiviazioni (ben 7) già stabilite il 17 settembre scorso per altrettanti procedimenti che erano stati avviati fra il 2005 e il 2006 nei confronti del Comune di Terni, la Corte dei Conti dell'Umbria ne ha fatti seguire ora altri 9. In tutto, dunque, ben 16 "non luogo a procedere" decisi nell'arco nell'arco di poco più di due mesi. Più che legittime, dunque, la soddisfazione espressa anche in questa circostanza dagli inquilini di Palazzo Spada che per dei fatti ora riconosciuti "irrilevanti" erano stati crocifissi da opposizione e stampa che non avevano esitato a cavalcare l'onda dello scandalismo. Una nota diramata oggi dall'Amministrazione comunale elenca tutte le contestazioni che furono a sua volta mosse dell'ente: danni derivanti da allagamento della zona industriale ''Sabbione'' a causa malfunzionamento della rete fognaria; schiamazzi notturni''; mancata attivazione di dissuasori; determina del dirigente per affidamento di un incarico di consulenza per revisione catastale per accorpamento al Demanio stradale della IV Circoscrizione; mancata sorveglianza della guardia forestale delle acque del lago di Piediluco per carenza di mezzi idonei; sperpero di denaro pubblico dovuto al mancato spegnimento di lampioni cittadini, in pieno giorno; scarsa manutenzione di passaggio pedonale; mancata manutenzione e degrado della Piazza del Mercato; giudizio di responsabilita' nei confronti del direttore del Patto territoriale Ternano-Narnese-Amerino. ''E' del tutto evidente - ha commentato il sindaco di Terni, Paolo Raffaelli - che ci si trova di fronte ad una sovraesposizione, sia operativa che mediatica, della procura, la quale si mobilita per le questioni piu' disparate. Spesso inezie che scaturiscono da segnalazioni anonime o da critiche politiche delle opposizioni che costringono poi i Comuni a sostenere ingenti spese per le controdeduzioni, anche su questioni che la semplice guida del buon senso considererebbe insignificanti''. Condividi