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Giove è l'ultimo borgo umbro dove la ricostruzione non si è conclusa. Non stiamo parlando di chiese e monumenti: ma di casa dove dovrebbero undici anni dopo dal sisma vivere nove-dieci famiglie. Giove, come si evince dal suo nome, è fuori dall'orbita della ricostruzione del suo comune Valtopina, fuori anche da quella regione. Qui in questo borgo è successo di tutto: aziende che sono fallite a metà dell'opera, ricorsi alla magistratura, denunce ad amministratori comunali e ovviamente lavori che non sono ancora conclusi. Il sindaco di Valtopina ha parlato di metà 2009. Ma la maggioranza delle famiglie di Giove non sarà costretta soltanto a pagare in termini di tempo ma di in termini di moneta sonante. Perchè dopo tanti disguidi tecnici e giudiziari il fondo stanziato dallo stato non sara più sufficiente. "Noi denunciando i ritardi -scrivono i rappresentanti di nove famiglie di Giove -, in realtà, intendiamo richiamare l’attenzione di tutti sul problema reale di Giove, e cioè l’ammanco del contributo pubblico che per quasi 3 miliardi di lire è stato utilizzato per pagare lavori mai fatti o fatti male. Noi mobiliteremo qualsiasi cosa purché venga a galla la verità, non abbiamo paura di nessuno e resteremo fortemente ancorati alle nostre posizioni finché non verrà fatta giustizia. I cittadini che a Giove sono contenti della ricostruzione, sono coloro che beneficeranno di opere di miglioramento strutturale in quanto consorziati, ma ricordiamo che le loro unità abitative sono alquanto esigue rispetto a quelle di chi dovrà pagare 50-60 mila euro di accollo. Che cosa aspettiamo, che Giove faccia la stessa fine della Scuola di San Giuliano in Puglia o di Rivoli a Torino? Condividi