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Leggi che ti rileggi le carte, studia che ti ristudia. Ed ecco che ti accorgi che il vero nemico dei movimenti studenteschi umbri e italiani contro i tagli alla ricerca e al sapere, è una piccola e martoriata repubblica ex Sovietica: ovvero al Georgia recentemente divisa in vari spezzoni per sfamare il governo filo-americano e la componente di Putin auto-referenziale. Come hanno ben calcolato gli amministratori e gli assessori del Prc umbri, dovendo fare i conti con la finanziaria del Governo, ben cinque milioni di euro sono stati tolti dal Governo alla scuola, alla ricerca e all'università per sostenere la pattuglia di vigilanza armata italiana in Georgia. Ecco nel dettaglio: il 20 novembre scorso è stato convertito in legge (20 novembre 2008 n. 183) il dl 22 settembre 2008 n. 147, recante “Disposizioni urgenti per assicurare la partecipazione italiana alla missione di vigilanza dell’Unione europea in Georgia”. Nell’articolo 3 (cop ertura finanziaria), si legge che 2.457.000 euro vengono tolti alla scuola, 985.000 euro all’università e alla ricerca, 1.618.000 euro alla cultura. Oltre 5milioni di euro, questa la cifra totale, ancora una volta rubati ai settori della conoscenza che vengono buttati via in operazioni militari senza senso. Inoltre, mentre la ministra Gelmini pronuncia parole di dolore per la morte dello studente di Rivoli causata dall’incuria con la quale sono tenute le scuole in tutta Italia, Berlusconi parla di fatalità ed il sottosegretario Bertolaso ci dice candidamente che oltre la metà delle scuole è a rischio ma non ci sono i soldi per provvedere alla loro messa in sicurezza, nella finanziaria dei tagli si mantiene la cura dimagrante prevista per il capitolo (7180) relativo all’edilizia scolastica su cui il governo Prodi, nella finanziaria 2007, aveva messo una posta di 100milioni di euro. Ovvero si tagliano 23milioni di euro circa. Condividi