trasimeno.jpg
La questione di maggiore cruccio emersa oggi, in occasione della conferenza stampa di inizio anno della Provincia di Perugia, riguarda lo stato di salute del lago Trasimeno. “Grande preoccupazione” per il futuro di questo grande bacino idrico è stata espressa dal presidente Giulio Cozzari, che lo ha definito un “problema” a livello umbro e nazionale, mentre il vicepresidente, Palmiro Giovagnola, ha fatto presente da parte sua che in tutto il 2007 nel bacino del lago sono caduti appena 450 millimetri di pioggia, mentre per mantenerne stabile il livello ne occorrerebbero almeno 800. Per risolvere la questione non basterà neppure l’imminente disponibilità dell'acqua della diga di Montedoglio, perché – ha spiegato di nuovo Cozzari – si tratta di poca cosa visto che la siccità ha ridotto anche la quantità contenuta in quell’invaso. Inoltre il 70 per cento di quell’acqua spetta alla Toscana in base agli accordi sottoscritti. La speranza di una soluzione alle carenze idriche del Trasimeno è riposta quindi nella diga di Valfabbrica, con “acqua tutta umbra”, ma i lavori per realizzare questo bacino sono fermi da tempo e non si sa quando questa opera potrà essere ultimata. Il futuro del Trasimeno dipenderà perciò per molti altri anni ancora dalla pioggia, perché tutti gli altri interventi possibili - ha assicurato ancora Giovagnola - sono stati fatti. L'agricoltura è stata riconvertita ed i prelievi per uso agricolo incidono ormai per un centimetro e mezzo sul livello del lago, mentre alcuni anni fa la loro incidenza era di 10-12 centimetri. Tutti i comuni lacustri si sono inoltre dotati di depuratori e l'acqua del lago non ha più un uso idropotabile. Condividi