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Per prevenire e sconfiggere il fenomeno dello sfruttamento e riduzione in schiavitù dei minori è indispensabile la collaborazione della comunità. La campagna prevede la diffusione di una locandina e un segnalibro nelle scuole con un invito a tutti i bambini a riflettere sul fenomeno e segnalare casi che cadono sotto i loro occhi. Gli adulti invece, nei punti più trafficati delle città vedranno un’immagine di forte impatto: il volto di un bambino filtrato attraverso i vetri di un’automobile e lo slogan “Alcuni bambini sono costretti a guardare la vita dalla parte sbagliata del finestrino”. In fondo il numero verde antitratta 800290290 a cui i cittadini possono rivolgersi per segnalare la presenza di bambini non accompagnati. Il progetto attivato dalla Regione prevede 6 azioni: il potenziamento della rete di protezione speciale attraverso iniziative dei Comuni tra i vari soggetti impegnati in programmi di assistenza, la redazione e diffusione di opuscoli informativi sulla diffusione e le caratteristiche del fenomeno dello sfruttamento minorile da distribuire nelle scuole e nel territorio, il supporto abitativo per trovare alloggio anche attraverso l’individuazione di strutture residenziali dedicate, l’accompagnamento psico-sociale e sanitario, la tutela e la consulenza legale. “Il fenomeno dello sfruttamento dei minori – ha detto l’assessore regionale alle politiche sociali, Damiano Stufara – continua a rimanere sommerso. Per questo motivo la Regione Umbria ha iniziato a monitorare la presenza sul territorio di minori non accompagnati e, in questo contesto, le segnalazioni dei cittadini sono sicuramente importanti. Certamente il fenomeno è presente anche nella nostra regione, è quindi indispensabile avere una visione chiara del problema e intervenire per evitare che questi ragazzi e bambini rimangano nelle mani della criminalità organizzata, lavorando in un’ottica di prevenzione, di inclusione sociale e rifuggendo qualsiasi deriva emergenzialistica che riduce tutto al problema di ordine pubblico. Per queste ragioni – ha concluso l’assessore Stufara - deve essere contrastata ogni forma di indifferenza che porta a considerare normale l’esistenza di forme assolutamente palesi di sfruttamento dei minorenni, mediante la promozione di azioni mirate a sensibilizzare la comunità territoriale e mettendo a sistema le azioni avviate sul territorio. In questo senso il progetto attivato dalla Regione Umbria rappresenta una novità assoluta”. Condividi