scuola.jpg
Più che la cifra indigna la normativa. Il modello Brunetta perennemente in caccia di fannulloni nella pubblica amministrazione ha fatto sentire i suoi effetti anche a Perugia. Due insegnanti - di una scuola media a ridosso del centro-storico - hanno scoperto questa mattina qual'è il conto che dovranno pagare - tramite prelievo direttamente in busta paga - per i loro tre giorni di malattia all'inizio di Novembre proprio in coincidenza con i primi segnali di ingresso della influenza australiana. Brunetta, tramite i suoi solerti uffici, richiederà alle due insegnanti 7,50 euro a testa. L'equivalente di un pasto veloce in un bar durante la pausa pranzo. Il che vuol dire 2,50 euro al giorno. Al di là della cifra le insegnanti - secono alcuni funzionari della scuola - colpite dall'influenza, non erano dei fannulloni da colpire anche con cifre minime dato che sia la visita fiscale che i certificati medici di famiglia hanno dimostrato l'impossibilità di poter lavorare. L'attacco alle assenze per malattie preoccupa soprattutto le fasce dei dipendenti ( bidelli e professori senza cattedrà) della scuola che vengono assunti, come servizio sociale, proprio per via di patologie invalidanti. Quest'ultime necessitano di cure costanti. Chi vorrà farsi curare dovrà comunque versare l'obolo a Brunetta: l'equivalente di un'ora di lavoro. Condividi