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di Nicola Bossi Il solito amico, uno di quelli in cerca sempre di qualche esperienza in più, mi chiede se lo accompagno a Foligno - in un grande hotel non del centro - dove c'è una sorta di colloquio per un lavoro nuovo. Mi dice poco altro. Intuisco subito che è uno di quei carrozzoni dove ti promettono ricchezza e poi bene che ti vada ti ritrovi a fare il venditore. Una sorta di catena di san'Antonio che in Italia è anche proibita. Accetto anche per capirne un po' di più. Arrivati al posto stabilito, dopo grandi strette di mano, tizi in mercedes e altri vestiti da pinguini ignoranti, ci fanno accomodare in una stanzetta del mega hotel. Seduti, mi accorgo di conoscere diversi tizi: c'è una vigilessa del comune di Perugia, c'è una grafica di un giornale locale, un avvocato, un medico oculista dall'accento calabrese, e altri cinque individui che non conosco. Prende la parola un tizio che parla veneto. Ma che però è umbro: anzi è stato assessore al Comune di Spoleto. Però parla veneto: merito dei corsi di comunicazione uguali da per tutto e anche un po' superati. Ci parla di flessibilità, di ricchezza, di nuovo obbiettivi, di traguardi e di felicità nell'avere più tempo libero. Per il resto ti accenna soltanto che la società vende mutui, case in ricchissimi paesi arabi, prestiti, fotovoltaico e corsi di formazione aziendali o invididuali. Chi ne vuole sapere di più deve recarsi ad Assisi per una giornata intera di corso di formazione. Costo dell'operazione 50 euro: per mangiare e basta. Ecco qua che per lavorare bisogna pagare. Chi non accetta non può iniziare la collaborazione. Pagamento subito. Siamo una decina: 500 euro. Perche? Per pagare la stanza lussuosa di albergo ad Assisi. Ma sarà vero? Innanzitutto, queste società hanno delle convenzioni che pagano praticamente una sciocchezza. Inoltre questi oneri sono a carico dell'azienda. Ma evidentemente, attraverso il futuro collaboratore si vuole guadagnare qualcosa. E' la prima parte di un contributo più o meno volontario? Ad Assisi, soliti mercedes, solito accento veneto e solite non-notizie. Domande su qual'è il segreto del successo, sulle regole per raggiungerlo, su quanti soldi si possono fare, su come è facile e su come si scala la vetta della piramide. Spunta persino un testimonial cartaceo: un noto calciatore laziale ora dirigente di una società umbra. La prima parte la posso riassumere così: l'ex assessore che urla "Ci vogliono i soldi...ci vogliono i soldi" per vivere bene. E loro sanno come fare. Tra anedotti, relatori che si danno il cambio con un cinque volante, collaboratori entusiasti che recitano il copione come quei testimonial delle televisioni locali; si arriva alla fine della giornata-maratona. Insomma: nessuna parola specifica sui prodotti. Un prestito a quanto? un Mutuo con quale tasso? Il fotovoltaico in che quantità e in che modalità? In compenso però su tutto su una polizia di pensione integrativa. Su questo stranamento su tutto. Il medico promette di portare i suoi mutuati in massa. "loro si fidano di me...basta che dico di venire e loro vengono". Ecco altra particolarità: non so perchè, ma tutti i vertici sono concentrati nel portare altra gente. Tanta. Un esercito. All'indomani scattano le telefonate: devi fare una lista di parenti da contattare, di amici e di conoscenti, con tanto di telefono. Devi portarli. Devono venire. Dei prodotti finanziari e del fotovoltaico niente di più. 48 ore mi trovo in albergo di lusso di Perugia - vicino Olmo -. L'ex assessore mi spiega: per vendere un prodotto - la previdenza integrativa - è necessario che prima l'acquisti io. E' una questione di sicurezza per i futuri acquirenti. Già pronto il contratto. Nicchio e rimando. Ho capito: la gente serve per fare cassa - formazione varie tre corsi a pagamento in nemo di nove mesi - e per acquistare la previdenza. Parenti e amici: servono per il ricambio. Tu ti rovini la vita e le amicizie: e spendi per lavorare diverse decine di migliaia di euro (per la tua polizza). Mutui, finanziamenti e altro? Se conosci qualcuno gli inviì il nominativo e poi ci pensano loro. E già. Ma io volevo solo lavorare.... Pensate un attivo a quanta gente disperata può entrare, anche perchè non viene richiesto nessun titolo di studio o capacità particolare. Pensate alle famiglie. Pensate ora ai miei compagni di corso che possono addirittura portare mutuati che si fidono, dipendenti e cittadini che si fidono delle istituzioni, e clienti di avvocati che parlano anche dei loro problemi e quindi sono vulnerabili. E ora pensate: quanti di loro vedranno uno stipendio vero e continuativo? Condividi