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PERUGIA - Passano le ore e non cennano a placarsi le polemiche in merito all'esito negativo per la tabaccholtura italiana scaturito dalla runione dei ministri europei dell'agricoltura di Bruxelles. Le tensioni si scaricano soprattutto nei confronti del ministro leghista italiano nei confronti del quale si manifesta ormai palesemente l'opinione che con il suo comportamento abbia voluto platealmente favorire la lobby dei produttori di latte del nord, suoi alettori, a discapito dell'agricoltura centro-meridionale nella quale il comparto tabacchicolo occupa un posto di grande rilievo. La Confagricoltura dell' Umbria, ad esempio, ''esprime fortissime preoccupazioni circa il futuro agricolo della nostra regione''. Il suo presidente, Guido Vivarelli Colonna, ricorda come ''in una manciata di ore ogni ottimismo si e' raffreddato''. ''Sembra - afferma - che il Ministro Zaia, che poche settimane fa alla Conferenza Programmatica di Confagricoltura a Padova aveva espresso grande sicurezza circa gli esiti dei negoziati, abbia votato a favore dell'accordo finale che, secondo le prime battute, porta con se altre sgradevoli sorprese oltre a quella sul tabacco''. Anche il presidente di Confagricoltura Perugia, Marco Caprai, ''chiama ad un forte segnale di responsabilita' la politica locale per compiere le scelte indispensabili per sostenere l'agricoltura professionale. Quanto si sta delineando - sostiene - richiede scelte responsabili, che affianchino gli agricoltori partendo dai tabacchicoltori, sostenendo concretamente ogni iniziativa e scelta imprenditoriale tesa a guardare avanti''. I due presidente chiedono l' impegno dei parlamentari umbri per modifiche alla Finanziaria e per norme fiscali e previdenziali che non diano ''il colpo di grazia agli agricoltori'' i quali ''tra raddoppio dei costi produttivi e dimezzamento dei prezzi dei loro prodotti stanno vivendo momenti drammatici''. L'on. Carlo Trappolino (Pd), membro della commissione agricoltura della Camera, afferma a sua volta che ''la mancata proroga degli aiuti alla filiera tabacchicola, nonostante il voto favorevole del Parlamento Europeo e la grande mobilitazionedel lavoratori giunti ieri a Bruxelles, e' un fatto grave che mortifica non solo il comparto ma l'economia di interi territori. Non si capisce - prosegue - cos'abbia da festeggiare il ministro Zaia: il suo entusiasmo per quella sorta di 'condono' sulle quote latte (che punisce le imprese che avevano rispettato la legge) mal si accorda con la ferita che la trattativa ha inferto alla tabacchicoltura italiana''. La decisione della commissaria Ue all'Agricoltura Fischer Boel di non prorogare gli aiuti al 2013 - afferma Trappolino - ''getta una brutta ipoteca sul comparto umbro del tabacco, chiamato ora a fare i conti con una crisi economica ormai conclamata e con un mercato sempre piu' ostico''. Ancor più esplicito l' on. Giampiero Bocci (Pd) nei confronti che definisce ''irresponsabile il comportamento del ministro Zaia sull'esito della trattativa per la riforma della Pac: da un uomo di governo - afferma - ci saremmo aspettati un atteggiamento piu' moderato, visti i risultati. Evidentemente il ministro della Lega non riesce a nascondere l'entusiasmo per il successo ottenuto sulle quote latte (vicenda che coinvolge direttamente i suoi elettori del nord Italia) e giudica meno rilevante la pesante sconfitta sulla proroga degli aiuti al settore tabacchicolo, che riguarda invece le regioni del centro-sud del Paese. In questa trattativa - continua Bocci - hanno perso i paesi del Mediterraneo e in Italia le regioni del centro-sud. La responsabilita' del nostro ministro per le Politiche agricole, e naturalmente del Commissario Fischer Boel, rispetto a questo risultato discriminatorio e' fuori discussione. Quel che e' certo e' che il suo entusiasmo fuori luogo si smorzera' presto, non appena dovra' affrontare il drammatico problema di centomila posti di lavoro a rischio nel comparto tabacchicolo e nell'indotto. A quel punto - conclude - ci auguriamo che si ricordi di essere il ministro di tutto il Paese e che si impegni ad aiutare il settore con tutti i mezzi a sua disposizione''. Anche per la Flai-Cgil ''Il ministro Zaia scambia le quote latte con il tabacco: ha vinto la lobby del Nord''. Questo il commento del segretario generale umbro di questo sindacato: ''Il sospetto che ci fosse una particolare attenzione da parte del Governo italiano per le produzioni e i produttori del Nord, politicamente piu' affini rispetto alle migliaia di lavoratrici e lavoratori del tabacco, sembra confermata dalla reazione del ministro Zaia, che accoglie con entusiasmo le decisioni della Commissione Europea che rischiano di sancire la fine della produzione del tabacco nel nostro Paese. Ovviamente - conclude Sgalla - questo non ci fermera': chiediamo subito la convocazione del tavolo regionale della filiera per proseguire ancora piu' intensamente la nostra battaglia''. Condividi