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PERUGIA - Ufficio delle Consigliere di parita' della Regione Umbria ed organizzazioni sindacali insieme per prevenire e rimuovere ogni forma di discriminazione fondata sul sesso nel mondo del lavoro. Con questo obiettivo le Consigliere di parita', Marina Toschi (effettiva) e Monica Raichini (supplente), ed i Segretari generali regionali di Cgil, Manlio Mariotti, Cisl, Ulderico Sbarra, e Uil, Claudio Bendini hanno sottoscritto oggi, presente l'assessore regionale alle Pari opportunita' Maria Prodi, un protocollo d'intesa per ''favorire la piena applicazione della normativa in materia di parita' e di pari opportunita' fra uomo e donna''. Uno ''stretto rapporto di collaborazione'' tra i soggetti firmatari che prevede, tra l'altro - riferisce una nota della Regione - la realizzazione di incontri per approfondire la conoscenze sulla discriminazioni di genere in Umbria, corsi di formazione per i quadri sindacali, ma anche la promozione e la nascita nelle aziende e negli enti pubblici dei Comitati per le pari opportunita' previsti dalla normativa sui contratti collettivi di lavoro, e praticamente mai attuati in Umbria. Si dovra' inoltre ''tenere conto della dimensione di genere'' nella stesura dei contratti decentrati e nell'utilizzo dei fondi comunitari. Le parti si impegnano a sollecitare la presentazione di Piani triennali di azioni positive da parte delle pubbliche amministrazioni per ''riequilibrare la rappresentanza femminile nei settori sottostimati e favorire l'applicazione nelle aziende della legge (N.53/2000) sulla conciliazione dei tempi di vita e di lavoro e per la riorganizzazione dei servizi pubblici e dei tempi delle citta'''. ''La collaborazione tra organismi di parita' esindacati - ha detto Marina Toschi - e' uno strumento fondamentale per contrastare le discriminazioni di genere nel mondo del lavoro, come dimostrano analoghe esperienze di altre Regioni che hanno portato ottimi frutti. Infatti persiste ancora - ha sottolineato la Consigliera - un notevole squilibrio di genere nell'accesso, nella permanenza e nel reinserimento nel mercato del lavoro. La condizione di svantaggio a carico delle donne si registra anche nelle retribuzioni, nei percorsi di carriera e nelle opportunita' di crescita professionale. Da qui l'importanza del documento che accanto ad azioni concrete per la realizzazione di azioni positive e buone pratiche a favore delle donne prevede momenti collegiali di lavoro e verifiche annuali degli impegni assunti''. ''Il documento - ha detto Manlio Mariotti - parte da una idea sinergica e condivisa del percorso da intraprendere per combattere la discriminazione genere che rimane la piu' antica e la piu' dura fra le discriminazioni''. Secondo il segretario regionale della Cgil, il protocollo Condividi