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Un lunghissimo corteo che riunisce secondo gli organizzatori circa 10.000 produttori di tabacco - tra 6.000 e 7.000 secondo le forze dell'ordine - di cui 3.000-4.000 italiani, sono giunti da tutta Europa, oggi a Bruxelles, per chiedere ai ministri dell'agricoltura dell'Ue, ma soprattutto alla commissaria all'agricoltura, Mariann Fischer Boel, di non far morire la filiera europea del tabacco. Dei manifestanti - riferisce un comunicato della Confagricoltura dell' Umbria - un migliaio erano umbri. Con loro il presidente regionale della organizzazione Guido Vivarelli Colonna. Sui numerosi striscioni che colorano il corteo si puo' infatti leggere: ''Il tabacco non deve morire''; ''tabacco uguale lavoro'', mentrealla commissaria europea mandano a dire: ''Mariann, verremo tutti a lavorare in Danimarca''. Produttori, lavoratori e autorita' istituzionali chiedono di non mettere fine al 2010 come previsto, ma di prorogare fino al 2013, l'aiuto europeo al settore accoppiato alla produzione. I manifestanti italiani - coltivatori e lavoratori del settore e rappresentanti dei Comuni e autorita' locali - sono giunti a Bruxelles con 21 voli dall'Italia e numerosi pullman. Vengono essenzialmente, secondo gli organizzatori, dalla Campania, dall'Umbria e dal Veneto e rappresentano la piu' folta rappresentanza, seguita da quelle dei produttori francesi, polacchi, tedeschi, spagnoli, greci e in numero minore da altri partner europei. Il corteo e' anche punteggiato da numerosi gonfaloni delle citta' e delle regioni del tabacco italiane, tra cui il gonfalone della regione Umbria e quello di Citta' di Castello. Per i produttori, hanno aderito alla manifestazione, la Confagricoltura e la Cia (la Coldiretti non partecipa a questa manifestazione), mentre i lavoratori sono rappresenti dai sindacati del settore, tra cui Uila-Uil e Flai-Cgil. Condividi