vino ocm.jpg
PERUGIA - ''Non e' sicuramente questa la riforma che ci aspettavamo'': e' quanto ha affermato oggi il presidente di Anca Legacoop Umbria, Graziano Pedetti, nel corso della presentazione della vendemmia 2008 delle Cantine sociali dell'Umbria, che coincide con la fase attuativa della nuova Ocm vino operativa dal primo agosto scorso e destinata a cambiare il panorama vitivinicolo europeo. Secondo Pedetti - e' detto in una nota - l'abolizione dello zuccheraggio dei mosti in via ostativa (pratica molto diffusa nei paesi centro-europei che consta nell'addizione di saccarosio per elevare le gradazioni) avrebbe da sola prodotto una riduzione delle produzioni ben superiore a qualsiasi politica di estirpazione garantendo il consumatore sull'effettiva qualita' dei vini consumati''. ''In Umbria - ha osservato - di fatto sono state prodotte solamente 220 domande di estirpazione per 280 ettari di vigneto che tra l'altro troveranno solo parziale accoglimento''. ''Cosi' come e' stata limitata nella riforma - ha osservato Lorenzo Mariani, direttore di Fedagri Confcooperative - la pratica dello zuccheraggio di fatto non e' controllabile e l'esperienza ci porta a pensare che cio' che non e' controllabile non potra' trovare vigenza''. ''Anche le novita' sull'etichettatura con l'introduzione nel comparto enologico dei marchi Dop e Igp dal primo agosto 2009, allo stato attuale - ha aggiunto - sembrano destinate a creare piu' confusione che chiarezza nel consumatore. Ci aspettiamo provvedimenti ministeriali che tutelino la qualita' e la provenienza dei vini''. Secondo Mariani - riferisce una nota congiunta di Fedagri-Confcooperative e Anca Legacoop Umbria - ''sicuramente interessanti sono le misure a sostegno delle politiche promozionali nei paesi extraeuropei con crescente dotazione finanziaria fino al 2014 che dovranno accompagnare le nostre Cantine sui remunerativi mercati a lungo raggio''. Condividi