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Secondo l'ex direttore di 'Liberazione' Sandro Curzi, la scissione di Rifondazione comunista "non ha senso". Intervistato dal 'Riformista' afferma: "Questa vicenda mi sta turbando. Il mondo sta cambiando e noi siamo allo stesso punto? Qualcosa non torna...". "Vendola, Ferrero...è politicismo puro. Parlare di scissione è da matti anche se credo che la faranno", sottolinea Curzi. "L'errore - spiega - è nel modo in cui siamo andati al governo senza un dibattito approfondito. Poi, e non per colpa di Rifondazione, ci sono stati due anni di tira e molla. Per farmi tornare il sorriso c'è voluto Obama". "Il dibattito sul comunismo - sottolinea Curzi - per come è stato impostato anche da Bertinotti mi ha fatto allontanare. Le pare una scoperta l'antistalinismo? Anche il Pci lo denunciò. Non è questo il punto. Il punto è il fatto nuovo: ad esempio la vicenda della scuola in molti l'hanno rappresentata usando il vecchio schema degli opposti estremismi senza capire nulla. Vedo troppi racconti di vecchio in giro". "La scissione non ha senso - rileva - se ho capito bene, quelli che la vogliono fare, cioè Vendola, la fanno in nome di una sinistra più grande e intanto si scindono e ne fanno una più piccola. Non è un controsenso? Sinistra democratica è ceto politico puro. Perché non guardiamo fatti di popolo come Circo Massimo? Lì c'erano tanti compagni". Secondo Curzi, Ferrero sbaglia a rifiutare l'alleanza col Pd. "Forse non è questo il momento per parlare di alleanze ma la mia idea è stata sempre quella di un centrosinistra a due ruote: un partito riformista alleato con un partito della sinistra". "Da comunista - conclude - dico a Ferrero e Vendola che mettano da parte i rancori, i fatti personali, gli odi. In fondo siamo tutti nello stesso filone". Condividi