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GUBBIO - Sono state inaugurate oggi pomeriggio, a un mese circa di distanza dal battesimo del ‘corpus’ della XXV Biennale di Scultura, altre due sezioni, parte integrante dell’articolato programma e del progetto curato da Giorgio Bonomi, con gli allestimenti di Nello Teodori, organizzato e finanziato da Comune di Gubbio e Provincia di Perugia; presentazione avvenuta alle 16.30, nella Sala degli Affreschi del Palazzo Comunale, del lavoro delle “Accademie. L'artista nel suo farsi” e del nucleo del “Museo della Scultura Contemporanea. La ceramica nel design e nell’alto artigianato”. Nel dare il benvenuto l’assessore alla cultura Renzo Menichetti ha salutato il numeroso pubblico e ha sottolineato come l’occasione dell’arte consente anche di interagire con spazi nuovi, di grande fascino e bellezza: «La dinamica dell’arte, il suo linguaggio al passo con i tempi si coniuga con la possibilità di esistere di contenitori non casuali ma fortemente connotati come le splendide sale dell’Open Space di Palazzo Fabiani, in via XX settembre, dove sono visibili e visitabili le opere delle due mostre, esposte sui tre piani. Si tratta di una delle più prestigiose manifestazioni della città per storia e per qualità delle presenze. Queste iniziative si affiancano alle mostre inaugurate il 4 ottobre scorso, cioè l’Omaggio a Paolo Icaro, Le pietre di Paolo Icaro, Nuove Presenze per il Museo della Scultura e, infine, il Premio Ajò, selezione di giovani autori in ceramica, che completerà il percorso nel mese di dicembre. » Qualità e innovazione, memoria e proposta, sono state anche le caratteristiche sottolineate dal sindaco Orfeo Goracci che si è dichiarato orgoglioso di un progetto nel campo dell’arte contemporanea, di sintesi e di proposta vitale: « In tal modo questa edizione della Biennale offre un panorama assai ampio della produzione plastica italiana, dalle sculture di un maestro di fama internazionale alle acquisizioni, per il costituendo museo, di opere di artisti già affermati assieme ad altri emergenti, dagli esempi di alto artigianato ceramico alle promettenti opere di giovani futuri scultori. Dalle sale del Palazzo Ducale al verde del Parco Ranghiasci, dai suggestivi spazi dell’Open Space di Palazzo Fabiani ai prati degli Orti della Cattedrale, il visitatore potrà cogliere la magnificenza degli allestimenti delle opere contemporanee, per lo più astratte ed informali, negli spazi medioevali e rinascimentali che fanno di Gubbio una delle città più belle del mondo. » Dal canto suo, l’assessore alla Provincia di Perugia Pier Luigi Neri ha ricordato l’impegno dell’ente nel rilanciare la sfida di 25 anni fa e, nonostante momenti difficili, la grande tenuta e vitalità della Biennale di Gubbio, grazie anche alla presenza in questa edizione dei giovani dell’Accademia di Belle Arti di Perugia e delle altre d’Italia. Il presidente dell’Accademia di Perugia Alfredo De Poi ha voluto indicare la sfida dell’arte come una risposta possibile ai tempi culturali difficili e complessi. Infine, Giorgio Bonomi ha espresso soddisfazione per la risposta che la città ha saputo offrire e per le grandi potenzialità che Gubbio sempre dimostra. «Coniugare – ha sottolineato Bonomi – i linguaggi della scultura con quelli dell’alto artigianato artistico, è un’operazione appagante di alto livello, che si riallaccia a quello che è stato lo spirito fondante della Biennale. » Le esposizioni rimarranno aperte fino all’11 gennaio 2009, con orari di apertura dalle 10.30 alle 13.00 e dalle 14.30 alle 17.00 - Chiuso i post-festivi. I CONTENUTI Accademie. L'artista nel suo farsi - Questa Sezione della XXV Biennale di Scultura di Gubbio vedrà le opere di nove giovani artisti provenienti dalle Accademie storiche non-statali italiane, cioè quelle di Perugia – che collabora all’organizzazione – assieme a quelle di Bergamo, Genova, Ravenna e Verona. L’iniziativa, come già nella passata edizione della Biennale, vuole valorizzare la giovane scultura proprio nel suo momento aurorale, confidando che i suoi autori saranno gli scultori di domani. La mostra ha lo scopo anche di permettere un positivo e costruttivo confronto tra i giovani allievi, alcuni dei quali saranno premiati con premi-acquisto a cura degli Enti organizzatori. I partecipanti sono i seguenti:dall’Accademia di Belle Arti di Perugia: Mario Barilari, Alidiana Terrasi; dall’Accademia di Belle Arti di Bergamo: Luca Resta; dall’Accademia di Belle Arti di Genova: Marco Adorni, Claudio Cassinelli; dall’Accademia di Belle Arti di Ravenna: Melisa Fassora, Valentina Pazzini; dall’Accademia di Belle Arti di Verona: Antonella Brazzarola, Nicola Degiampietro. Museo della Scultura Contemporanea. La ceramica nel design e nell’alto artigianato - Selezione di opere dalle Collezioni del Comune di Gubbio. In questa Sezione della XXV Biennale di Scultura di Gubbio, viene presentata una selezione delle opere ceramiche presenti nella collezione del Museo, acquisite attraverso i premi-acquisto delle prime Biennali e donazioni degli stessi autori. La tipologia formale su cui è caduta la scelta, a parte pochissime eccezioni, è quella del vaso e del piatto nelle loro molteplici varianti estetiche e funzionali. Con questa esposizione la Biennale, che nel corso degli anni si è affermata come Biennale di Scultura, vuole rendere omaggio alle proprie radici culturali, ricordando le prime edizioni della manifestazione, originariamente rivolta all’artigianato ceramico e metallico di alta qualità. Nella mostra sono inoltre esposte opere di recente acquisizione da parte del Comune di artisti italiani prodotte all’interno dei laboratori ceramici di Gubbio, in collaborazione, pertanto, con gli artigiani eugubini. L’iniziativa intende mostrare come in Italia, e in particolare a Gubbio, sia ancora feconda e florida l’attività ceramica, non solo nelle lavorazioni tradizionali ma anche in quelle di ricerca. Saranno esposte le opere dei seguenti autori: Edgardo Abbozzo, Gaetano Baglieri, Pietro Baldinelli, Renato Bertini,Valentino Biagioli, Luigi Stefano Cannelli, Nino Caruso, Elio Cerbella, Luciana Fumaria, Goffredo Gaeta, Ettore Sottsass, Alessio Tasca, Franco Troiani, Uberto Zannoni, Carlo Zauli. Condividi