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VENEZIA - Dal 2000 al 2007 il numero di protesti in Italia e' aumentato del 9,2%. In provincia di Perugia invece l'aumento nello stesso periodo e' stato del 16,3 per cento mentre in quella di Terni sono calati addirittura del 18,7per cento. Le situazioni piu' gravi riguardano il centro-sud, con Roma in testa alla graduatoria dei 'paghero'' non onorati e dove il numero dei protesti arriva a 48,4 ogni mille abitanti, seguita da Crotone (46,1), Ragusa e Salerno (45,9), Benevento (43) e Frosinone (42,3). L'unica eccezione al Nord e' rappresentata da Milano dove il numero di mancati pagamenti la colloca al quinto posto con 43,7 protesti ogni 1.000 abitanti. Sono questi alcuni dei risultati ottenuti nell'ultima indagine condotta dall'Ufficio Studi della CGIA di Mestre sulla situazione dei protesti in Italia. Cambiali ed assegni protestati nel nostro Paese arrivano a quota 25 ogni mille abitanti, per un importo medio di 2.620 euro. In Umbria il numero dei protesti per mille abitanti e' inferiore alla media nazionale: 19,4 in provincia di Terni e 23,3 in quella di Perugia. L'importo medio del protesto e' invece leggermente superiore alla media italiana a Perugia (2.731) mentre e' inferiore a Terni (2.089). ''A condizionare questi risultati a livello nazionale - commenta Giuseppe Bortolussi segretario della CGIA - c'e' anche l'avvento della crisi economica che in questi ultimi anni si e' fatta sentire maggiormente nelle realta' territoriali piu' arretrate del Paese''. Al Nordest, la situazione e' nettamente diversa, a cominciare da Belluno dove il numero di protesti per mille abitanti arriva appena a 3,9, facendone la realta' provinciale meno investita a livello nazionale da questofenomeno. Segue Trento con 4,8, Bolzano con 5,1, Sondrio con 5,4, Venezia con 6,5, Udine con 7,5. Guardando agli importi medi dei protesti la geografia delle classifiche cambia. A tirare le fila e' la provincia di Teramo, dove l'importo medio per protesto sfiora i 5.000 euro. Seconda Oristano (4.407), terza Treviso (4.082) e quarta Piacenza (4.040). L'importo medio piu' basso invece viene rilevato a Belluno (1.508), preceduta da Imperia (1.533), Verbanio-Cusio-Ossola (1.551),Asti (1.554) e Biella (1.585). Condividi