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ROMA - Macchie di sangue evidenziate con il luminol, impronte di piedi, tracce di Dna che riconducono ai tre indagati: sono questi gli elementi scientifici, oltre alle risultanze investigative, che provano secondo l'accusa la presenza di Rudy Guede, Amanda Knox e Raffaele Sollecito nella villetta di via della Pergola a Perugia dove il 1 novembre dell'anno scorso fu uccisa Meredith Kercher. RUDY - Quella dell'ivoriano e' sicuramente la posizione piu' compromessa, non solo per il fatto che lui stesso ha ammesso di essere stato nell'abitazione della studentessa inglese la sera dell'omicidio, ma anche per le tracce lasciate. Gli esperti della polizia scientifica hanno trovato il suo cromosoma Y sia sul tampone vaginale effettuato sul cadavere di Mez sia su un frammento di carta igienica nel water dell'abitazione, sia sul polsino insanguinato della tuta della ragazza. A carico di Rudy c'e' poi l'impronta insanguinata di una mano sul cuscino che era sotto il cadavere e il dna trovato sul reggiseno e su una traccia di sangue sulla borsetta di Mez. Quanto all'impronta di scarpa insanguinata accanto al cadavere dell'inglese, la scientifica ritiene che corrisponda a quella di Rudy, sia per forma sia per il numero: a casa sua gli investigatori hanno trovato una scatola di scarpe vuota. AMANDA - Ad incastrare la studentessa di Seattle, secondo l'accusa, sono diverse macchie di sangue nel bagno dell'abitazione di via della Pergola. In particolare tre presentano un dna misto di Amanda e di Meredith - una e' all'interno del lavandino, vicino allo scarico, una e su una scatola di cotton fioc appoggiata sul bordo dello stesso lavabo e una e' nel bidet - mentre una, sul rubinetto del lavandino, ha il solo profilo genetico di Amanda. La polizia scientifica ha anche trovato, con il Luminol, delle impronte di piedi nudi e sporchi di sangue che sono compatibili con quelle di Amanda (all'ingresso della sua camera e di quella di Mez). A carico dell'americana, infine, c'e' anche il coltello trovato a casa di Raffaele, con due tracce di Dna: quella vicino al manico e' di Amanda e quella sulla lama e di Meredith. RAFFAELE - Gli esperti hanno isolato sia il Dna sia il cromosomaY sul gancetto del reggiseno che la studentessa inglese indossava quella sera e che e' stato tagliato con un coltello. Il pezzo di reggiseno e' stato ritrovato nel corso del secondo sopralluogo, un mese dopo l'omicidio, e, secondo la difesa del giovane barese, si tratta di tracce dovute ad una contaminazione dei reperti. Su Raffaele pesa anche il coltello con il Dna di Amanda e Mez: non c'e' il suo profilo genetico ma era a casa sua. Infine, la polizia scientifica ritiene che alcune improntedi piedi nudi siano compatibili, per lunghezza e conformazione, con quelle del giovane barese. Condividi