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di Alessandro Tavecchia coordinatore dei Giovani Comunisti di Todi In questi giorni sui tavoli dell'Unione europea si discute il famoso pacchetto 20-20-20 ovvero ridurre le emissioni di CO2 del 20% e aumentare contemporaneamente le fonti rinnovabili del 20% entro il 2020. "Questo accordo non mi sta bene. Del resto non sono stato io a firmarlo ma il mio predecessore Romano Prodi." (fonti: La Repubblica 20 ottobre 2008). Con queste parole il presidente del consiglio ha deciso di opporsi al pacchetto 20-20-20 definendo le proteste delle forze esterne al suo partito come: "la continuazione di un costume deteriore dell'opposizione e cioè quello di fare polemica anche contro il proprio paese". Peccato che il signor Presidente non ha fatto caso che del nostro stesso pensiero sono anche il "comunistissimo" Presidente della Repubblica Popolare Francese Sarkozy ed il conservatore greco (ma in realta bolscevico rivoluzionario), Commissario all'Ambiente dell'Unione Europea Stravos Dimas, membri entrambi del Partito Popolare Europeo, stesso partito a cui aderisce il PDL. Di fatto negli anni del berlusconismo imperante mentre gli altri paesi prendevano misure adeguate a raggiungere i tagli concordati, l'Italia ha aumentato le proprie emissioni del 7%. ED ALLORA: A PENSARCI BENE FORSE PROTESTARE CONTRO QUESTO GOVERNO NON E' PROPRIO UN "MALCOSTUME". Nei fatti NOI rifiutiamo la posizione di Berlusconi perchè: 1) l'effetto che l'aumento della temperatura sta avendo a livello mondiale è sotto gli occhi di tutti. temporeggiare ora significa che tra 20 anni dovremmo sostenere costi ambientali , ed anche economici, enormi, senza avere nemmeno la sicurezza di essere ancora in tempo per risolvere il problema; 2)perchè la rivoluzione verde "creerà nuovi posti di lavoro (0,3%)" (parola del commissario Dimas all'ultimo summit), ci permetterà un risparmio di 7,6 MILIARDI l'anno nel taglio alle importazioni di idrocarburi (stime dell'Unione Europea) e spingerà l'innovazione favorendo l'emancipazione energetica del nostro paese perenne dipendente di Francia e Austria che ci vendeno energia a caro prezzo; 3) perchè Berlusconi ha confermato a più riprese il proprio accordo di massima sul pacchetto clima, varato nel marzo 2007 e regolarmente riconfermato ad ogni successivo vertice europeo. Senza contare le numerose riunioni dei ministri competenti che avrebbero potuto sollevare obbiezioni di merito già da Gennaio scorso, quando la Commissione Europea presentò i dettagli sull'accordo; 4) perchè viola uno dei dogmi europei, cioè che ogni governo si fa carico delle decisioni prese dal governo precedente secondo quello che in termini tecnici viene definito "principio della continuità statuale" e allo stesso tempo ci mette agli occhi dell'Europa sul piano dei paesi retrogradi dell'ex "Patto di Varsavia" dai quali si sono distanziate persino Slovenia e Repubblica Ceca. "Le conseguenze dell'aumento di temperatura a livello mondiale sono di varia e grave natura: innalzamento del livello del mare...modifiche nella mappa della disponibilità dell'acqua potabile... e aumento dell'incidenza dei fenomeni climatici estremi, come alluvioni, siccità, uragani. Le conseguenze gravi di questi fenomeni stanno crescendo a velocità che ci consentono di paragonarli alle armi di distruzione di massa."(Lord Robert May, Presidente dell'Accademia Britannica delle Scienze)." Condividi