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Il mantenimento degli attuali 30 consiglieri, la riduzione delle loro indennita' e un sistema proporzionale con un voto a due preferenze: queste le proposte del capogruppo socialista in Regione, Ada Girolamini, per la nuova legge elettorale regionale. ''Nella precedente legislatura - ricorda - il gruppo socialista ha votato lo statuto che prevede un consiglio regionale composto da 36 membri, in considerazione soprattutto delle nuove competenze affidate alle Regioni dalla riforma del Titolo V della Costituzione. Oggi pero' - spiega Girolamini - tenendo conto dell'interesse generale della comunita' umbra, e' necessario tornare sulla previsione di 36 consiglieri, 9 assessori e 1 presidente, a fronte dell'esperienza di questa legislatura, nella quale i consiglieri, pur essendo impegnati in diverse commissioni, sono ancora in grado di garantire una maggiore produttivita' politica ed istituzionale: insomma siamo in grado di far fronte agli impegni. Anche altre regioni come la Toscana, stanno rivedendo i numero dei consiglieri e la stessa considerazione riguarda il numero degli assessori, anche alla luce di competenze amministrative trasferite ad altri livelli istituzionali. Inoltre ci troviamo difronte ad un quadro oggettivamente diverso, quello della difficile situazione economica: e' giusto dare alla comunita' umbra il segnale che anche gli eletti si fanno carico delle difficolta' complessive''. Girolamini osserva che comunque ''i consiglieri regionali umbri sono i meno pagati di Italia. Ci siamo gia' ridotti l'indennita' e possiamo farlo ulteriormente, ma senza cadere nella demagogia che fa perdere la dignita' e l'autonomia agli eletti: il lavoro del consigliere e' di granderesponsabilita' democratica. Cambiare opinione - aggiunge - e' legittimo: Vinti voto' contro l'articolo che prevedeva 36 consiglieri regionali ed oggi e' contro i 30 che lui stesso sostenne''. Girolamini conclude auspicando ''la riconferma del sistema proporzionale, preferibilmente a due preferenze, affinche' i cittadini scelgano le persone e la cultura politica che esse rappresentano''. Condividi