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La Confesercenti Umbria comincia ad avere paura. Paura che l’Umbria e i suoi esercizi commerciali finiscano nelle mani della criminalità organizzata. E’ una nota allarmata quella diffusa questa mattina dall’organizzazione. Un allarme salito ulteriormente dopo la notizia dell’incendio del Certe Notti di Po’ Bandino, uno dei pub più noti nella zona del Trasimeno. Sebbene gli inquirenti mantengano per ora il più stretto riserbo sulle indagini, è filtrato che durante il sopralluogo nei locali distrutti siano state rinvenute numerose tracce che fanno pensare ad un episodio di origine dolosa. L’interrogatorio dei due uomini fermati, entrambi della provincia di Siena, chiarirà meglio le cose. E’ l’ombra del racket e della criminalità organizzata dunque a fare paura alla Confesercenti. “L’aumento dei casi – si dice nella nota -, e soprattutto le modalità con cui questi accadono, ci fanno veramente pensare che la nostra regione rischia di cedere alla presenza della criminalità organizzata. In questi ultimi anni è cresciuto nella nostra regione un senso di insicurezza e sebbene i dati ufficiali siano sicuramente migliori di altre regioni, il disagio e la paura tra gli imprenditori e i cittadini è reale e tangibile, soprattutto di fronte al ripetersi di episodi di inaudita violenza”. L’organizzazione chiede poi a tutte le istituzioni un maggiore impegno sul fronte della sicurezza: “Prevenzione, repressione e aiuto alle vittime in funzione del loro reinserimento sociale e lavorativo: sono tre aspetti – sostiene Confesercenti - che debbono essere tenuti insieme, e sostenuti da un disegno complessivo”. Il racket ovviamente diventa il nemico numero uno: “Proposte ancora più efficaci ed urgenti – prosegue la nota - sono necessarie per l’usura in quanto se sulla lotta al racket c’è un’aria nuova, nei confronti dell’usura c’è il rischio di un progressivo disarmo”. Condividi