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PERUGIA - In merito alla comunicazione della Provincia di Terni alla TK-AST sulle concessioni idroelettriche, l’assessore regionale all’industria, Mario Giovanetti, ha affermato, in una sua nota, che questa "pone alcuni interrogativi che in un chiaro e costruttivo rapporto tra istituzioni occorre rapidamente chiarire, pena il perdurare di inutili e dannose polemiche che nulla hanno a che vedere con l’interesse comune di rispondere positivamente alle esigenze di approvvigionamento energetico della TK-AST e di tutte le imprese energivore del territorio". "Nessuno - ha poi aggiunto - intende mettere in discussione il ruolo istituzionale della Provincia, tanto meno l’autonomia di assumere iniziative su temi specifici, come nel caso in questione, di una verifica tecnica su argomenti sensibili come la questione delle concessioni idroelettriche di loro stretta competenza. Il problema è un altro, e su questo chiediamo spiegazioni. Perché non si è percorsa la strada, già proficuamente sperimentata in tutti questi anni, di gestione del protocollo sottoscritto a Roma, presso la Presidenza del Consiglio denominato “Patto di Territorio”? "Vorrei ricordare - prosegue l'assessore - il lungo e faticoso lavoro svolto unitariamente dalle istituzioni per rispondere a quanto previsto dall’art. 6 del protocollo riferito alla centrale da 400 MW. Così come il percorso per definire, anche in rapporto con TK-AST, ipotesi alternative di approvvigionamento energetico a seguito rinuncia dell’ipotesi di centrale di 400 MW. Molti sono stati i momenti, anche pubblici, in cui le istituzioni, a partire dalla Regione, anche se con la necessaria cautela, hanno espresso interesse per verificare la fattibilità dell’ipotesi avanzata da TK-AST, formalizzata ed ufficializzata anche in occasione della visita a Terni del Boord della Thyssen-Krupp che prevedeva oltre alla centrale di 94 MW (interna) la possibilità di partecipare alla gara per l’assegnazione delle concessioni in scadenza, si diceva allora il 31.12.2010". "In quel momento - spiega ancora Giovannetti - non si era a conoscenza degli elementi tecnici che oggi hanno portato la Provincia a dare una diversa versione. Potrei richiamare molti altri momenti di confronto e di lavoro portato avanti unitariamente che hanno reso evidente, compresa la vicenda della multa inflitta dalla Commissione Europea alle tre aziende della nostra regione, la volontà esplicita delle istituzioni umbre di contribuire positivamente alla risoluzione dei problemi di approvvigionamento energetico della TK-AST". La nota poi prosegue: "La TK-AST è una certezza economica, produttiva ed occupazionale dell’oggi e del futuro per il territorio ternano e per l’intera regione che nessuno può disconoscere e mettere in discussione. Per queste ragioni profonde sarebbe stato opportuno un momento di confronto e di informazione preventiva in grado, non di nascondere verità, ma bensì di approfondire a più voci e più soggetti una problematica molto sensibile. Ciò non è avvenuto, non so per quale motivo, mi auguro che questa possibilità possa esserci ancora ed a questo scopo chiedo formalmente una riunione del tavolo istituzionale, quello previsto nel protocollo del Patto di Territorio, aperto alle strutture tecniche per un approfondimento dell’intera materia". "Sono maturi, io credo - è la conclusione -, i tempi per una riflessione complessiva sulla problematica dell’approvvigionamento energetico per TK-AST e per le aziende energivore del territorio che subiscono negativamente l’alto costo dell’energia, con ricadute negative sulla tenuta economico-finanziaria delle imprese. Il lavoro intenso e positivo fatto in questi anni non può essere offuscato da fatti specifici e da limiti di comunicazione che, come io credo, sono avvenuti del tutto in buona fede e che richiedono, anche per mettere fine ad interpretazioni fantasiose, come quella di documenti congiunti Regione/TK-AST, mai esistiti, un momento importante alla luce del sole di confronto e riflessione sulle problematiche dell’energia a Terni”. Condividi