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TRASIMENO – La "Casa Colonica" presso l’Oasi naturalistica "La Valle" di San Savino (Trasimeno), sede provvisoria della Stazione di inanellamento degli uccelli a scopo scientifico, continua ad essere al centro delle attenzioni della Provincia di Perugia che, dopo aver effettuato un’opera di restauro e risanamento conservativo, ha anche messo in atto altri interventi di miglioramento della struttura. In particolare l’Ente ha avviato dei lavori, che sono in fase di completamento, per la realizzazione di un fitodepuratore e un elevatore per il trasporto di materiale. Nel primo caso, in linea con lo spirito dell'architettura bio-ecologica che ha caratterizzato i lavori fin qui realizzati e nel rispetto delle peculiarità del luogo, sia dal punto di vista ecologico che ambientale, si è ritenuto opportuno e necessario integrare l'attuale smaltimento dei reflui con un sistema a fitodepurazione “a flusso sub-orizzontale”. Quest'ultimo, secondo gli esperti della Provincia, ha ottenuto ottimi risultati sotto il profilo dell'efficienza di depurazione, della funzionalità, dell'economicità, della realizzazione, della gestione e dell'inserimento ambientale. In concreto il sistema prevede la presenza di una vasca in terra che depura le acque chiarificate che escono dalla fossa imhoff esistente, tale da consentirne poi lo scarico nel vicino canale emissario del lago Trasimeno, completa di tutti i sistemi di controllo della qualità delle acque e del loro livello di depurazione. Per quanto riguarda il secondo intervento, quello per la installazione di un elevatore, va detto che la ristrutturazione già effettuata della Casa Colonica aveva previsto la predisposizione di un vano per l'accoglimento di un elevatore al fine del trasporto di materiale oltre ad eliminare le barriere architettoniche. Con il nuovo progetto si è provveduto alla fornitura, posa in opera e messa in funzione dello stesso. Come detto, nei mesi scorsi la Casa Colonica dell’Oasi “La Valle” è stata interessata da un progetto di restauro concepito secondo i principi ed ai criteri della architettura bio-ecologica. A livello strutturale sono state adottate tecniche di consolidamento “non invasive”, che non hanno alterato l’aspetto esteriore del prospetto. Vi è stato realizzato anche un sistema di climatizzazione naturale e per tutte le lavorazioni sono stati impiegati materiali e tecnologie costruttive non inquinanti, a costi energetici accettabili e provenienti da luoghi di produzione limitrofi. Condividi