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Sulla questione del PUC 2 vogliamo esprimere i nostri dubbi e perplessità. Si è agito in ritardo, lentamente e senza la partecipazione del territorio, in quanto la scadenza per il 20 ottobre era già frutto di una proroga concessa dalla Regione. Riguardo ai contenuti si trascura il marketing urbano e territoriale (è solo il 3% di tutto lo stanziamento) mentre dovrebbe rappresentare il punto qualificante del PUC di seconda generazione incentrato su sviluppo, insediamenti di attività di servizio rivolte ai cittadini e alle imprese. Sinceramente di pianificazione integrata ne vediamo ben poca. Da un punto di vista del consumo del territorio Magione è già molto avanti: il PRG è fermo in provincia, vedasi la famosa lottizzazione di Montalcino. L’urbanistica non è solo volumetria, e la ricchezza di un paese non si misura dal numero di metri cubi realizzati sul suo territorio. Vogliamo ricordare, vista anche la bolla speculativa immobiliare che ha innescato una delle più grandi crisi del capitalismo mondiale, che è finito un ciclo edificatorio il quale negli ultimi venti anni ha distribuito prosperità e ricchezza, ribadiamo: noi lo consideriamo esaurito. La nostra critica sia uno spunto alla riflessione e ad una maggiore attenzione alla salvaguardia dell’ambiente e del paesaggio agricolo, urbano e suburbano, lontano da mire speculative che non apportano ricchezza alla comunità ma al contrario la impoveriscono e creano anche dei costi sociali enormi, non vogliamo male all’edilizia ma pensiamo solamente ad un nuovo modello di sviluppo dove la qualità della vita dei cittadini sia elemento fondante di qualsiasi politica. Il Circolo Prc "Dino Frisullo" di Magione Condividi