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di Paolo Corgna* Come Rifondazione comunista sosteniamo da sempre che è necessario costruire nel comune di Corciano un progetto democratico, partecipato e condiviso dei processi di sviluppo. Questa è l’indicazione politica che emerge dal nuovo Statuto, costruito in un percorso partecipativo che ha registrato, in due affollate assemblee, il protagonismo di associazioni, organizzazioni sindacali e singoli cittadini e cittadine, ed è stato approvato dal Consiglio comunale con il voto favorevole dell’attuale maggioranza e del Prc. Questa scelta politica condivisa a sinistra sembra tornata ad essere lettera morta nelle pratiche dell’amministrazione comunale. Il dibattito pubblico sull’impianto di teleriscaldamento e cogenerazione di energia al Girasole e sulla localizzazione del progetto di autocostruzione ai Terrioli dimostrano ancora una volta la necessità di una svolta dell’Amministrazione comunale, sul metodo e sui contenuti. Sui contenuti, è evidente la mancanza di respiro nella programmazione della gestione del territorio, con il rischio che a influenzare le scelte sulla gestione del territorio siano gli interessi economici immediati delle imprese, senza mediazione politica. E’ mai possibile che la localizzazione di un intervento di edilizia economica popolare debba passare per una variante al piano regolatore, che il solo sito possibile sia l’unico spazio destinato a verde pubblico attrezzato nell’area di riferimento e che contestualmente debba aumentare di 10.000 metri la cubatura edificabile in edilizia privata nella stessa località? Non era opportuno e praticabile, come abbiamo suggerito, individuare altre aree? Quanto all’impianto di cogenerazione, come è possibile che non ci sia stato il tempo di costruire intorno a questo insediamento e alla sua localizzazione un percorso partecipativo, invece di mettere la cittadinanza di fronte al fatto compiuto nel mese di agosto? E a cose fatte, non era più opportuno presentarsi in assemblea con dati certi e verificabili, che mettessero la cittadinanza in condizione di valutare e capire, qui e ora, il rapporto tra costi e benefici, i risultati attesi sul piano delle emissioni inquinanti, il servizio reso, l’utenza a cui si rivolge e le relative condizioni e tariffe, anziché con affermazioni di carattere generale sull’utilità del teleriscaldamento e della cogenerazione di energia, su cui ognuno può documentarsi da solo in biblioteca o su internet? Non ci sembra, insomma, che la rottura del rapporto a sinistra che aveva portato all’approvazione del nuovo Statuto stia dando buoni frutti, e il ripristino della logica che la maggioranza decide da sola ci preoccupa, per il presente e per il futuro del nostro territorio. *Capogruppo Prc Comune di Corciano Condividi