di Roberta Fantozzi.

Vabbè, una si distrae un attimo, poi apre fb e scopre che è in corso uno dei dibattiti del secolo.. quindi fa il corso di recupero accelerato guardandosi i video per mettersi in pari..
e siccome potrei distrarmi ancora, per me:
1. chi usa la propria visibilità per sostenere e appoggiare cause giuste, a meno che non lo faccio in maniera palesemente falsa e strumentale, è sempre W (viva)!
2. non si può proprio più sentire la messa in gerarchia di "diritti sociali" e "diritti civili". Certo che sono faccende diverse dal punto di vista dei processi sociali e che richiedono iniziative, percorsi, costruzione di rapporti di forza diversi! Ma la vita delle persone non è a pezzi o compartimenti stagni, si sta male se si è senza lavoro, sfruttati e negati sul lavoro, si sta male se si è negati nella propria sessualità, relazioni, affetti e amori. E alla rovescia si sta bene se.. Direi che si potrebbe avere come obiettivo la libertà e la felicità delle umane e degli umani. E chiuderla una volta per tutte con questa storia tutta sbagliata.
3. c'è un problema rispetto al fatto che i "diritti sociali" non "bucano" come i "diritti civili"? Sì, è nostro, e ci si dovrebbe interrogare sul perché stiamo come stiamo.. fa parte di questo anche il non riuscire a rappresentare obiettivi e parlare linguaggi che abbiano a che fare con il desiderio e la vita, lasciati agli ordini dei discorsi altrui.
4. nello specifico, lui bravo davvero! ha peraltro iniziato con la situazione dei lavoratori dello spettacolo e poi è andato dritto e netto, come è raro.
5. ovviamente c'è da aspettarsi un fiorire di interrogazione sulla Rai, per riaffermare la libertà di espressione, valore sancito in modo inequivoco dalla Costituzione della Repubblica, democratica e antifascista.
 

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