Con l’azione militare di oggi compiuta da Israele in Libano, con l’uccisione di un dirigente di Hamas, si chiarisce che a Netaniau e al governo israeliano non solo non interessa nulla delle migliaia di morti civili che la guerra sta provocando a Gaza, ma non gli interessa nulla nemmeno degli ostaggi.
Non si è mai vista una trattativa dove si cerca di portare a casa un risultato e contemporaneamente si ammazza quello con cui stai trattando.
Siamo di fronte a un “cupio dissolvi” dello Stato di Israele la cui reazione all’attentato del 7 di ottobre, non provoca solo un genocidio, ma sta determinando una situazione senza vie di uscita, in primo luogo per Israele. (A questo proposito vi invito a cercare in rete le cose che ha scritto e detto Raniero La Valle che ha sviluppato i ragionamenti più interessanti in proposito).
In questo contesto non solo la posizione del governo italiano, che non ha nemmeno votato la mozione all’Onu per il cessate il fuoco, totalmente acritica nei confronti di Israele, è indecente, ma anche il discorso di Mattarella, su questo punto, è inaccettabile.
Siamo clamorosamente di fronte alla modalità “due pesi due misure”: si prova pietà e si nominano i bambini morti il 7 ottobre, ma non vengono nemmeno citati quelli morti (in misura 10 volte superiore) nella mattanza in corso a Gaza.
A differenza di tutti i commenti che ho letto (delle forze presenti in Parlamento anche di sinistra) a favore del discorso del Presidente della Repubblica, esprimo il mio dissenso.
Sono consapevole che su tanti argomenti ha detto delle cose di buon senso, ma, oggi ciò che conta è la posizione che assumi a quanto sta accadendo nel mondo.
E su questo punto la coincidenza del discorso di Mattarella con il governo Meloni è stata totale: con gli Usa, con la NATO, con Israele.
Per fortuna il mondo sta andando in un’altra direzione.
 

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