A tutte le iscritte e a tutti gli iscritti all'Anpi
A tutte le iscritte e a tutti gli iscritti all'Anpi
Carissima, carissimo,
ti scrivo per metterti al corrente di un’emergenza e per chiederti una mano.
Come forse saprai, nei giorni scorsi è stata approvata la legge sulla cosiddetta autonomia differenziata delle regioni. Questa legge, in breve, svuota di poteri il Parlamento, toglie risorse allo Stato trasferendole ad alcune regioni, conferisce a queste una grandissima quantità di competenze, fra cui per esempio la sanità, la scuola, le grandi infrastrutture, la politica energetica e persino il commercio estero. Avremo così, su ciascuna di queste materie, legislazioni diverse e forse contraddittorie regione per regione, con conseguenze gravi per tutti i cittadini: vi saranno diritti maggiori o minori per cittadini a seconda della regione di residenza; vi sarà – per esempio – persino una istruzione diversa, un diverso sistema sanitario, e così via.
Tutto ciò non solo metterà in discussione l’unità del Paese e i diritti uguali per tutti i cittadini italiani, ma renderà molto più difficoltosa qualsiasi attività di lavoro e imprenditoriale perché si frantumerà il sistema di servizi e infrastrutture dell’intero Paese danneggiando le stesse regioni del nord che ricorreranno all’autonomia differenziata, perché anche per loro il Mezzogiorno è un mercato importante.
In sostanza peggiorerà la vita quotidiana di tutti, si metterà in discussione l’unità del Paese, si aumenteranno le diseguaglianze fra i cittadini. Tutto ciò, in palese contrasto con la Costituzione che sancisce che la Repubblica è una e indivisibile, persegue l’eguaglianza dei cittadini, impone il dovere inderogabile della solidarietà.
Dobbiamo cancellare questa legge che colpisce al cuore la Costituzione attraverso il referendum abrogativo. Per indire il referendum occorre raccogliere 500.000 firme. Si è costituito un Comitato promotore nazionale molto ampio, di cui l’ANPI fa parte, per raccogliere le firme e indire il referendum. Le firme andranno raccolte da metà luglio fino al 20 settembre. Si tratta di un impegno gigantesco e difficile di cui anche l’ANPI deve farsi carico.
Per questo ti prego vivamente di prendere contatto al più presto con i dirigenti di sezione o provinciali e di metterti a disposizione, compatibilmente con i tuoi impegni, per firmare e per contribuire a raccogliere le firme.
Abbiamo poco tempo. La posta è enorme: l’unità del Paese, il futuro degli italiani. Conto anche su di te. Non mancare! Grazie.
Un cordialissimo saluto
Gianfranco Pagliarulo
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