“Allearsi perfino con Satana” questi devono essere stati i termini dell’accordo tra Alternativa Popolare e Giorgia Meloni per il centrodestra. Paura del voto è capitata di vederne nel corso della storia ma questa volta rimarrà memorabile. La presa in giro degli elettori di entrambe le parti, l’imbarazzo totale, completo, assoluto dei consiglieri comunali e dei membri di partito scavalcati da Roma, lo sconcerto e lo spaesamento di militanti e simpatizzanti che si ritrovano, dalla sera alla mattina, a camminare al fianco all’oggetto delle loro invettive.
La politica è affare complesso ma talvolta ci stupisce con la sua semplicità e mai come in questo caso non serve essere politologi per riconoscere in questa vicenda l’esempio dei due ubriachi che si appoggiano l’un l’altro per non cadere.
E non basteranno le tonnellate chiacchiere che verranno scaricate addosso ai cittadini per cercare di indorare una pillola possibile di ingerire per chiunque. Impossibile dimenticare le risse, gli insulti, la vergogna portata sul nome della città da quelle figure a cui sono affidate funzioni pubbliche e che, secondo la nostra costituzione (art. 54) “hanno il dovere di adempierle con disciplina ed onore”; ma soprattutto impossibile dimenticare la dissonanza su tutti i temi dell’amministrazione pubblica dall’ospedale allo stadio-clinica. Non sarà questo un colpo di spugna che potrà far dimenticare le tribolazioni per le liste d’attesa, la fuga dei dirigenti dall’ospedale, lo stato delle strutture sanitarie.
A chi vorrà poi insinuare che questo accordo potrà cambiare le sorti dello scenario politico togliamo subito ogni dubbio: non cambia nulla perché l’unico soggetto serio ed affidabile era e rimane Stefania Proietti e il suo progetto di un’Umbria moderna e coesa, in cui ogni territorio conta, in cui nessuno viene lasciato indietro. L’ unica vittima di questo accordo è la fiducia dei cittadini nella politica: voltare gabbana in questo modo nel minore dei casi avrà causato giramenti di testa ma è probabile che imprenditori, professionisti, moderati che avevano guardato a destra nell’illusione di qualcosa di diverso si rifugino nel non voto. Azione ha scelto dalla sua costituzione la strada della
serietà, sapevamo che la strada era lunga e difficile ma, come questi casi dimostrano, il tempo è galantuomo e siamo certi che durante la campagna elettorale per le elezioni regionali, Azione con i suoi candidati e Stefania Proietti sapranno mostrare che per fortuna esiste un lato serio, pragmatico, efficace e affidabile della politica.

Il segretario Provinciale di Terni Michele Pennoni

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