di Stefano Vinti 

..."L'unica cosa su cui saranno quasi tutti d'accordo saranno le politiche di riarmo, individuate non solo come strumento imperiale, ma come volano di investimenti, innovazione e crescita. Malgrado il modello liberista sia ormai allo stremo, resterà l'ideologia dominante nelle accademie e tra i tecnocrati, coniugate con istinti autoritari e con il dominio dei grandi gruppi multinazionali di cui gli Stati sono il braccio armato. Rispetto a questo quadro le 'sinistre' nelle loro diverse declinazioni (socialdemocratiche, democratiche, ecologiste) sono impotenti quando non complici, non hanno né la volontà né la capacità di proporre uno stile di vita, di consumo e di sviluppo alternativo. L' orizzonte del futuro si presenta tragico, come il destino dell'umanità. L'unica prospettiva è alimentare il confronto e il conflitto, costruire momenti di resistenza. Non sarà facile. Ma resta pur sempre il ricorso all'ottimismo della volontà ". (Da 'Micropolis', mensile umbro di agosto in uscita con "il manifesto')

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