Lo sconto in fattura è un meccanismo che ha permesso di faee un boom economico negli ultimi due anni. Sarebbe troppo lungo spiegare il meccanismo per il quale produce lavoro e non produce debito (che infatti negli anni scorsi non è aumentato per questo).
La base del meccanismo è che l'azienda che mi vende qualcosa mi fa pagare una percentuale e il resto lo matura come credito fiscale che sarà possibile monetizzare dopo 10 anni. Il governo Conte aveva previsto che tale credito potesse essere speso dall'azienda pagando i fornitori o altri soggetti. Diventava una sorta di moneta che avrebbe (e l'ha fatto) generato scambi economici e per ogni scambio una tassazione (come sempre).
Con questo meccanismo si crea una importante iniezione di denaro nel sistema, si favoriscono quelli che non hanno la liquidità per fare lavori e che in questo modo l'hanno e (poiché i bonus sono orientati alla sostenibilità) si spinge verso il target fissato dalla UE.
Il banchiere Draghi appena gli è stato dato il potere ha combattuto questa misura in tutti i modi. Ha imposto che il credito potesse essere ceduto solo alle banche o soggetti simili, che hanno imposto la stecca del 20% per cui per ogni euro di credito ne riconoscono 80 centesimi. Draghi ha poi cambiato continuamente la normativa facendo fallire migliaia di imprese che hanno maturato i crediti e non sanno come utilizzarli (e se fallisci lo stato non te li riconosce).
Ma non pago, sempre Draghi, mentre attaccava il 110% in tutti i modi lo ha aperto ai lavori di alberghi, edifici pubblici di ogni tipo, etc. Questo di pari passo con la progressiva chiusura per chi ha una casa o un appartamento, con il risultato che i soldi si sono continuati a concentrare sui ricchi (con buona pace della lotta alla disuguaglianze sempre ripetuta come un mantra dal PD).
Oggi il governo Meloni continua l'opera di Draghi (e infatti Letta e Bonaccini fanno i complimenti alla Meloni per come applica l'agenda Draghi).
Questo mentre nei talk della giornata non compare quasi mai un rappresentate del M5S e quando compare di fronte ha i peggiori buzzurri, raramente sinistra italiana. Poiché questo periodo manca Rizzo ne trovano qualcun altro che possa mettere una nita di colore al "cinegiornale Luce".
Giorni fa il tema del giorno delle dichiarazioni dei partiti sono state le boutade di Gasparri o la diartriba di Donzelli ma la presunta opposizione nel regno delle meraviglie si è guardata bene da colpire il governo sui temi sociali. Ah, sempre giorni fa, sono aumentate le accise sulle sigarette, non è strano per una destra che voleva togliere togliere le accise e ridurre le tasse?
 

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