Una straordinaria partecipazione di oltre 400 persone (in allegato alcune foto), tale da non essere contenuta all'interno della pur grande sala San Giovanni della Pro Civitate Christiana dove si è svolto lunedì 11 marzo l'incontro pubblico organizzato dal circolo culturale "primomaggio" e dalla stessa Pro Civitate, ha accolto con grande entusiasmo la Dott.ssa Aleida Guevara, figlia del CHE, la prima dei 4 figli del secondo matrimonio.
Una serata che non sarà facile dimenticare per le emozioni che ha saputo suscitare nei presenti con tantissimi giovani che ritengono "Il sogno del Che. L'attualità dei suoi valori", di cui ha parlato Aliusha necessario e realizzabile.
In questa cornice arricchita da una bella scenografia, dalla proiezione (curata da Carlo Dragoni) di frasi e di foto (alcune risalenti alla precedente visita ad Assisi dell'8 ottobre 1993) del Che, dalle canzoni cubane suonate da Rodolfo Littera, Carlos Ernesto Moscoso Thompson e Giorgio Panico, dalle introduzioni di Luigino Ciotti, presidente del circolo culturale "primomaggio" e promotore dell'evento, e di Don Tonio Dell'Olio, presidente della Pro Civitate Christiana, la lettura da parte di Silvia Ciotti (medico di 34 anni) della lettera immaginaria che Aleidita scrisse al padre proprio qui, nel corso dell'incontro del 1993, ha emozionato la stessa figlia di Guevara a cui sono scese alcune lacrime.
Il ricordo del padre, ma anche le belle parole, le profonde riflessioni, le lucide analisi politiche e le convincenti risposte alle domande poste nel successivo dibattito hanno reso la serata preziosa per capire meglio anche la storia ed il presente di Cuba e di tutta l'America Latina.
Aleida Guevara, 58 anni figlia del Che, medico pediatra specializzata in allergologia, lavora all'ospedale pediatrico William Soler di L'Avana ed è stata anche medico volontaria in Angola, Nicaragua e Ecuador.
La sua visita in Italia è utile anche per far conoscere e raccogliere fondi per il progetto di Sostegno al Centro Studi Ernesto Che Guevara di L'Avana. A tal fine sono stati raccolti nel corso della serata oltre 1.200 euro.
Aleida, nella sua permanenza, ha fatto anche un incontro con alcune classi di studenti di un istituto superiore del luogo ed una visita guidata della Basilica Papale di San Francesco e relativo incontro con i frati.
All'incontro, a sorpresa, non è voluto mancare Gianni Minà, il noto giornalista serio, indipendente, non lottizzato e profondo conoscitore dell’America Latina che aveva partecipato 25 anni fa anche all'assemblea del 1993.
Tutto questo e la grande partecipazione all'incontro pubblico, dove si è notata l'assenza di politici locali, è stata la migliore risposta della città di Assisi a chi ha voluto polemizzare (Pastorelli, segretario della Lega) e non voleva che la figlia del "CHE", rappresentante del popolo cubano, fosse (per la seconda volta) nella patria di San Francesco, ricordando l'analoga volontà della giunta di centrodestra del 1997 che non fece mettere l'immagine del Che tra le 250 opere che furono esposte nei vari luoghi della città nel corso della manifestazione "La Città delle Lettere" con effetto mediatico nazionale.
Il presidente del circolo culturale "primomaggio" Luigino Ciotti esprime la profonda gratitudine a tutti coloro che, in varie forme, a cominciare dalla loro presenza alla serata hanno permesso il grande successo dell'iniziativa e la dimostrazione della presenza di una cultura e di un popolo di sinistra.

 

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