di Angelo Garofalo*

PERUGIA -  La forte differenza dipende dal fatto che il reddito medio degli Italiani è superiore solo ai Cechi, mentre i prezzi di prodotti e servizi costano come negli altri Paesi europei e in certi casi anche molto di più. Il 1 gennaio 2002 la Lira passava la mano all'Euro, dopo 10 anni ci troviamo con i redditi tra i più bassi d'Europa e con i prezzi tra i più alti.

Gli italiani spendono in media ogni giorno circa 37 euro e cioè il 79,5% del proprio reddito quotidiano al netto delle tasse. Calcolando le spese per la colazione (circa 2 euro), il pranzo fuori casa (oltre 11 euro), la cena a casa (11,60 euro), il trasporto privato (5,40 euro) o quello pubblico (2 euro), il cellulare (1,50 euro per 10 minuti di chiamate), le spese per la casa (in media 5 euro), la Tv pubblica (0,30 euro) o il cinema (7,50 euro), una giornata tipo in Italia costa l'1,6% in più rispetto alla media europea ed ha il maggiore impatto sul reddito che in altri Paesi.

E' quanto emerge da uno studio dell'Adoc che ha analizzato i dati sul costo della vita in 7 paesi europei: Italia, Francia, Germania, Spagna, Inghilterra, Svezia e Repubblica Ceca. Il reddito medio mensile, in Italia, è di 1.410 euro (netti) che diventano quindi 47 euro al giorno; i tedeschi hanno il reddito più alto, con 2.580 euro mensili, pari ad 86 euro giornalieri, mentre quello più basso si registra in Repubblica Ceca: 810 euro al mese e 27 al giorno.

In Umbria un cittadino spende in media ogni giorno 37,40 euro, un tedesco ne spende 35,10 e un ceco 25,40. Certo in Inghilterra, Francia e Svezia si spende di più, rispettivamente 45,65 euro, 41 euro e 39,40, ma gli inglesi, i francesi e gli svedesi guadagnano molto di più (2.570 euro in Inghilterra, 2.180 in Francia e 1.930 in Svezia).

Infatti una giornata pesa per il 79,50% sul reddito del cittadino Umbro, quindi nella media del cittadino Italiano che sale a poco più dell’80% mentre pesa molto meno sui redditi dei tedeschi (40,70%), sui redditi degli inglesi (53%), la media europea è del 62,90%.

"Il carovita sta paralizzando i consumatori italiani una giornata tipo, in media, costa poco meno di 40 euro, circa il 2% in più della media europea. Ma l'impatto sul reddito è devastante, dato che le spese giornaliere assorbono il 79,5% dello stipendio. Un italiano, lavoratore dipendente, guadagna al netto delle tasse circa 1400 euro al mese, mentre in Germania e in Inghilterra la stessa tipologia di lavoratore guadagna più di 2500 euro al mese, una differenza abissale dell'82,9%".

Analizzando le singole voci emerge come in Italia la spesa maggiore sia destinata agli alimentari. "Abbiamo cercato di analizzare i costi di una giornata tipo di un cittadino europeo partendo dalla colazione al bar per finire con una serata al cinema o a casa. Di prima mattina l'italiano ha l'oro in bocca, dato che spende circa la metà di un qualsiasi altro cittadino in Europa. Ma è solo un'illusione. Se per andare e tornare dal lavoro si sceglie l'auto, un italiano spende in media 6,50 euro al giorno per benzina e rc auto, solo in Inghilterra si spende di più. Diverso il discorso se si utilizza il trasporto pubblico di linea, che costa circa la metà che in Europa ma, al contempo, pecca in efficienza e qualità".

E veniamo al pranzo fuori casa con un primo, contorno e caffè: il costo media è di oltre 11 euro, 50 centesimi in più della media europea e ben il 41% in più che in Germania. "Riguardo le utenze domestiche in Italia si spendono circa 5 euro al giorno, poco più che in Europa, per il canone pubblico la spesa è inferiore rispetto alla media europea, solo in Spagna, dove non è previsto, e in Repubblica Ceca il costo è minore. Gli italiani risparmiano sulle chiamate dalla rete mobile, 10 minuti costano in media 1,50 euro, il 30% in meno della media europea. Riguardo la spesa alimentare, i consumatori italiani spendono poco meno di 12 euro al giorno, il 4% in più che i Europa. Ma se decidono di andare al cinema risparmiano ben il 22%".

*Presidente Adoc Umbria

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