ITALO CALVINO: IL SORPASSO. Questo libretto, uscito da poco, ha una storia curiosa alle spalle. Italo Calvino viene incaricato dal "NY Review of books" di scrivere un articolo sulla situazione politica italiana all'indomani delle elezioni del 20 giugno 1976 (il sorpasso, mancato, è appunto quello del Pci sulla Dc). Lo scrittore cerca di spiegare al pubblico statunitense la "diversità" del Pci e perché ai molti la Dc sia ormai insopportabile. Ex comunista ma non anticomunista, le simpatie di Calvino son tutte per il tentato sorpasso, ovviamente. La cosa interessante però, a mio avviso, sta soprattutto nelle lunghe e particolareggiate motivazioni (anch'esse pubblicate nel libretto) con cui l'editor della rivista chiede a Calvino (credo a ragione) di riscrivere l'articolo, aggiungendo per il lettore statunitense una serie di precisazioni e chiarimenti. La bozza dell' articolo, interessante per definire l'ideologia dello scrittore all'altezza del 1976, mostra infatti un tentativo sostanzialmente fallito di spiegare la politica italiana agli statunitensi. Il livello spesso non va oltre le considerazioni da salotto, molte sono le nozioni presupposte note. Direi che Calvino non ha saputo calarsi nel mestiere specifico del giornalista. L'editor della rivista, invece, dà a lui e a noi una lezione di giornalismo, chiarendo benissimo cosa manca nel reportage perché sia utile al lettore. Nonostante le promesse, Calvino non cercherà di riscrivere il testo e l'articolo resterà inedito. Vede la luce oggi, corredato da un materiale tanto interessante quanto il tentativo fallito del grande scrittore. (Ovviamente non ho letto l'introduzione di Sabino Cassese: ma che c'azzecca?).

Condividi