SOLO UN RIVOLUZIONARIO NOSTALGICO (di Vito Nocera)
La guerra continua, quasi nessuno sa come mettervi fine.
Non si capisce neppure se questo e' un obiettivo di tutti.
Gli Usa forse vorrebbero "risolvere" una volta per sempre il "problema" Russia in modo da dedicarsi alla competizione con la Cina.
La Cina non e' che sembri troppo felice dell'intemperanza russa, pur non potendo criticarla apertamente.
E comunque ha avanzato una sua proposta di pace forse un po' troppo sottovalutata.
La Russia a sua volta si e' cacciata in un bel guaio perche' non sa sottrarsi al suo peso di grande potenza, quando forse dovrebbe accettarsi ormai un po' ridimensionata.
Infine L'Europa.
Poteva - e potrebbe - svolgere un ruolo attivo per la distensione ma appare incapace di sottrarsi al dettato della Nato .
In tutto questo non c'e' un peso dei popoli.
Sarebbe lungo illustrare il perché.
Basti dire un paio di cose.
Il pacifismo in fondo e' sempre stato un po' - anche giustamente - un pacifismo di campo.
Si muoveva contro la potenza peggiore. Quasi sempre l'America.
Così in Vietnam, in Iraq, etc.
Ora l'aggressore e' la Russia, questo pur tecnicamente vero suscita però dei retropensieri di massa. E se non fosse del tutto così?
Del resto come non ricordare le manovre per indebolirla e isolarla?
E poi la Russia non e' tradizionalmente un nemico per chi per anni ha sfilato nelle piazze.
E non c'e' dunque una grande pressione dei popoli ne' da noi ne' altrove.
Quello che nel dibattito pero' manca del tutto sono le decine e decine di migliaia di morti, civili e - soprattutto - soldati.
Cioe' ragazzi, due intere generazioni di russi e ucraini che sono cancellati, radiati dal mondo.
Come non avessero un diritto a vivere la loro stagione.
Questo, oltre ogni conflitto geopolitico, e' inaccettabile.
Per questo non ci sono campi in cui schierarsi.
Servirebbe stare solo dalla parte di quei ragazzi incolpevoli, mandati a morire.
Un tempo avremmo sollecitato i popoli lì a ribellarsi ai governi e alle classi dirigenti, rovesciandoli e chiudere tra loro la pace, smettendo di massacrarsi.
Un tempo avremmo fatto così.
Ma ora a una cosa così non ci pensa nessuno, sembra solo una battuta romantica di un rivoluzionario nostalgico.
L'idea che solo le rivoluzioni possono fermare le guerre.
Ora invece ci teniamo questa agghiacciante modernita' e, pare, che ai piu' vada bene così.
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