La Sinistra per Perugia: “Bene la mobilitazione e lo sciopero generale”
Perugia, 14 nov. – La Sinistra per Perugia aderisce allo sciopero generale di otto ore proclamato per il 17 novembre dalle organizzazioni sindacali Cgil e Uil, che si articolerà nelle varie regioni italiane, compresa l’Umbria. “Dopo mesi di proteste infruttuose nei confronti della politica economica del governo, che non ha fornito nessuna risposta alle parti sociali – spiega l’adesione de La Sinistra per Perugia, il suo rappresentante Giuseppe Mattioli –, questo sciopero contiene tra altre questioni tre aspetti particolari: il lavoro, il fisco, la previdenza. La maggioranza, inoltre, da mesi si è sottratta al confronto sulla preparazione della legge finanziaria mentre in questo ultimo anno, causa il vertiginoso aumento dei prezzi e dell’inflazione, i lavoratori hanno perduto molto potere di acquisto dei salari e delle pensioni.
Bisogna essere in piazza perché è aumentata la precarietà che colpisce in modo particolare i giovani e le donne, con bassi salari, il ripristino dei voucher e la liberalizzazione dei contratti a termine”.
“Nell’attuale trasformazione – continua Mattioli – del mondo produttivo sono necessari interventi sostanziosi, mentre ne sono previsti pochi su innovazione, ricerca, formazione e scuola. Il governo non ha dato risposte nella manovra di bilancio neanche sulla sicurezza nel lavoro dove sono aumentati i morti. Quindi uno sciopero e una protesta per difendere diritti, tra i quali quello alla libertà e alla possibilità di protesta, ma soprattutto per chiedere un nuovo modello di sviluppo nella visione di un Paese moderno e progressista. Attualmente in Italia vige un sistema fiscale ingiusto che fa pagare essenzialmente il mondo dipendente e del lavoro, ma poco alla rendita e ai guadagni finanziari, inoltre non è previsto nessun intervento sulla grande evasione fiscale. Molte risorse si potrebbero reperire con la tassa sugli extra profitti, infatti solo nel settore bancario nel primo semestre di quest’anno sono aumentati del 62%, circa 11 miliardi. È a rischio il servizio sanitario nazionale che avrebbe bisogno di risorse per il suo potenziamento in investimenti, strutture e mezzi tecnologici. Le risorse previste nella finanziaria non coprono neanche l’aumento delle spese correnti, tantomeno serviranno per eliminare le liste di attesa per esami e operazioni, invece si vogliono trasferire i servizi sanitari ai privati. Altra stangata prevista sulle pensioni a cui viene tolta, ancora una volta, una parte notevole della rivalutazione e contestualmente si annuncia l’aumento dell’età per andare a riposo, quindi peggiorando le attuali condizioni: alla faccia delle promesse elettorali della Destra di abolire la Fornero. Infine si chiede una seria legge nazionale sulla rappresentanza del mondo del lavoro per ovviare alle tante liste attuali di comodo”.
“La Sinistra per Perugia – conclude Mattioli – condivide anche la mobilitazione europea di protesta contro le politiche di austerità che si è tenuta a Bruxelles il 13 dicembre. Occorre cambiare questa legge finanziaria, pertanto tutti in piazza per far retrocedere il governo del tutto dannoso per i lavoratori”.
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