di Stefano Vinti 

Il governo Meloni si è convertito a una economia di guerra? Il taglio di 4,6 miliardi dalla legge di Bilancio al fondi 'green dell'automotive, cioè il settore devastato dal crolli della produzione industriale assieme al tessile, è una prima risposta, infatti queste risorse saranno trasferite all'industria italiana delle armi.
È bene tenere a mente che in Umbria ci sono circa 150 aziende e quasi 7.000 lavoratori impiegati nell'indotto dell'industria dell'auto. 
La spesa italiana nel 2025 per gli armamenti esploderà: 32 miliardi, più 13 miliardi.
Il commissario Ue per la difesa ci dice che è in preparazione un fondo comune europeo per la produzione/acquisto di armi da 500 miliardi di euro.
Da un lato si decide di non finanziare il futuro dell'auto, dall'altro si riversano tanti soldi sui fabbricanti di armamenti.
Il messaggio è chiaro: non auto ma cannoni.
Questa è l'economia che ci aspetta nel prossimo futuro secondo il governo Meloni.

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