“A forza di chiedere un sindacato moderno ecco dove siamo arrivati, all’apice di una crisi senza precedenti, con l’Umbria che arretra pesantemente e si avvicina sempre di più agli standard economici delle regioni meridionali”. Vincenzo Sgalla, segretario generale Cgil dell’Umbria replica così all’assessore Cecchini, che si è detta stupita del fatto che la Cgil critichi i risultati, in particolare in termini occupazionali, delle politiche agricole messe in campo dalla Regione, attraverso l’utilizzo di ingenti risorse europee.

“Dopo sette anni di gestione dei fondi comunitari per l’agricoltura e un calo, dal 2008 al 2015, di quasi il 10% della domanda di lavoro in agricoltura (dati Istat), l’assessore farebbe bene a confrontarsi nel merito e rispondere ai cittadini umbri per le responsabilità che ha avuto ed ha, senza il timore di porsi delle domande e cambiare/correggere le politiche che non si sono dimostrate all’altezza della situazione. Questo sì sarebbe un segno di lungimiranza e capacità politica, molto più che rispondere in maniera piccata per delle critiche che si fondano su dati purtroppo oggettivi e ben noti alle lavoratrici e ai lavoratori di questa regione”.

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