Di Ciuenlai - “L’affare” Sangiuliano porta alla luce l’anomalia del caso italiano. Le vicende di un gruppo dirigente inadeguata sono figlie delle principali tendenze dell’attuale corpo elettorale italiano e, principalmente,  dei due filoni in cui si è indirizzata la scelta dei cittadini. Da una parte un nucleo consistente di persone (prevalentemente di sinistra) , che  ritenendo di non aver più rappresentanza, è andata  ad ingrossare , a dismisura, il popolo dell’astenzione.  Dall’altra un  blocco, pari a circa  20 %  dell’elettorato attivo, prevalentemente con una visione qualunquista della politica, ha vagato alla ricerca di una nuova classe politica e, soprattutto,  dell’uomo o della donna della provvidenza. Ha cominciato con Renzi, proseguito con Salvini, continuato con Conte ed infine con la Meloni. Ed è qui che è nato l’inghippo. Quella marea di voti  sono andati ad “incicciare” un piccolo partito di destra con un gruppo dirigente “ideologizzato” al massimo, che ha vissuto e vive  questo “miracolo” ,come l’occasione di una resa dei conti con quelli della “Costituzione” e  che, salvo Berlusconi,  li avevano marginalizzati. Tutto quello che è accaduto fin qui, dai busti di Mussolini, alla messa in piazza delle cosiddette informazioni riservate, alla fermata dei treni “a domanda del Ministro”, alle adunate a braccio teso, ai casi Sangiuliano (perchè prima della Boccia c’erano le numerose gaffe del detentore della scrivania della cultura), è figlio di questa contraddizione. Il progetto autoritario del Premierato risponde a questa realtà e ha come fine , infatti, l’istituzionalizzazione del consenso di quel blocco di cui abbiamo detto prima. E a guardare i sondaggi sembrerebbe che l’operazione stia andando in porto . Ma non è proprio così. Quel 20%  resta oggi  immobile all’ultima fermata perchè , nel nostro paese non trova più uno straccio di alternativa all’attuale assetto politico. Il “Campo Largo” non riesce ad intercettarè nè questo popolo, nè parti della sinistra astensionista. La ragione è ovvia ; è  un progetto di alternanza non di alternativa. Un’ammucchiata che puzza di conservazione da miglia di distanza. Perchè si fonda sui due assetti non negoziabili di questa società : L’atlantismo e il liberismo. La Meloni li cuniuga in un modo più autoritario , la Schlein più libertario. I timidi segnali che vengono da altri paesi come la Francia e la Germania, sono totalmente assenti nel nostro paese. E allora in mancanza di novità quel blocco diventa sempre più conservatore e la destra, potenzialmente sempre più dominatrice. L’unica ancora di salvezza dei sedicenti oppositori, restano quindi  proprio loro, i tanti Sangiuliano e le tante bocce che la destra ha messo in giro e che potrebbero decretarne la fine. Per la serie “Ha fatto più la Boccia in 10 giorni che l’opposizione in due anni”.

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