di Roberto Musacchio.

Sono colpito da come l'uscita di Renzi viene trattata. In una "vecchia" tradizione c'era il cavallo di razza da cui fuggivano i pidocchi e Rodrigo di Castiglia scriveva "..se n'è ghiuto e soli c'ha lasciati..." Ora oggi io di cavalli di razza e di Rodrigo di Castiglia non ne vedo in giro. E penso che il Pd farebbe l'ennesimo cattivo servizio a se stesso e alla democrazia italiana se pensasse che via l'alieno, via i problemi. I capri espiatori fanno male.
Io Renzi l'ho sempre combattuto. Quando ieri ho visto quelle compagne e quei compagni che cantavano bandiera rossa sto con loro. Ma mi chiedo se e perché avevano votato Renzi. E se e perché magari pensano che il Pd sia ancora il Pci.
Renzi liberale? Forse. Però è lui che ha portato il Pd nel Partito e nel gruppo parlamentare socialisti europei. Non lo avevano fatto D'Alema, Veltroni, Fassino e Bersani.
Renzi liberista? Certo. Ma prima del Job act ci sono varie controriforme del lavoro e sulle pensioni si è cominciato con Dini per arrivare a Fornero. E le liberalizzazioni e le privatizzazioni cominciano tanto tempo fa e Bersani se ne vanta.
Renzi, uomo solo al comando? Certo. Ma l'"affido" a Prodi, l'autosufficienza veltroniana, i gazebo cosa sono?
Renzi senza cultura politica? Forse. Ma tolti il partito dei cittadini e quello della nazione ormai esternalizzati in cinquestelle e lega qual è la cultura del Pd nato dal "mondo sta cambiando, andiamo al governo" di Occhetto?
E non ricordo un Pds con i movimenti.
Ricordo invece anche qualche guerra umanitaria, Maastricht e i decreti Minniti.
Diceva la canzone "anche se voi vi credete assolti..."

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