Di Ciuenlai - Nonostante il grande sforzo propagandistico a reti unificate, il Governicchio destra - destra  non riesce a sfondare. Vince solo per la divisione del destra – centro - sinistra.

I recenti sondaggi dicono infatti che la Meloni raccampezzando tutti i suoi (FDI; LEGA; FI E altri ciuffi d’erba) sta sul 45% , mentre i suoi avversari se fanno “campo largo” (PD; 5 STELLE; CALENDA; SI E BONINO) sono al  47%. Di più nel 40% di astenuti la quota degli antimeloni è molto più alta di quella pro, per la presenza di milioni di astensionisti di sinistra che stavolta, per chiudere la porta ai sempre maggiori fatti di rigurgito fascista che emergono ormai giornalmente, potrebbero turarsi il naso e andare a votare.

Però è solo una speranza per i piddini. Perchè un ritorno di massa di questi elettori può avvenire in una sola maniera. Rinnegando le politiche fatte negli ultimi 35 anni. Ma campagne contro il Job act, per  il ripristino dell’art.18, per chiudere la porta alla sanità privata, per stoppare le privatizzazioni, per introdurre la patrimoniale e quanto altro fa socialismo, non se ne vedono. Perchè nel Pd tira vento di Bonaccia e la maggioranza moderata oltre alcune bandierine propagandistiche non vuole andare e la Schlein si adegua. E quindi la partita rimane aperta perchè non c’è e non si vede chiarmente l’alternativa, non alla Meloni , ma a questa società.

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