Il progetto di Possibile è un progetto politico che abbraccia l’uguaglianza nei diritti, nelle opportunità e nei risultati, già nel suo simbolo, “=”: un simbolo che ne indica chiaramente le fondamenta, ne traccia la direzione e ne ispira il programma, le attività e le battaglie.

Vogliamo tornare a dare significato alla parola “sinistra”, senza ambiguità, con la chiarezza di valori, di proposte e contenuti che merita le sia restituito. Un patrimonio, questo, che oggi soffre non solo della frammentazione della sinistra italiana ma anche, e soprattutto, della sua marginalizzazione nelle scelte di governo del Paese, che ci hanno regalato un Italia sotto il segno della disuguaglianza.

Oggi, sul territorio nazionale ci sono oltre 200 comitati territoriali, che si sono impegnati in battaglie a livello nazionale (come la campagna referendaria del 2015 a sostegno dei quesiti referendari per il diritto al lavoro, all’istruzione e per l’ambiente contro le trivelle e la campagna a favore del NO al referendum costituzionale del 4 Dicembre) e la Sinistra non può e non deve accontentarsi delle sterili discussioni che quotidianamente impegnano gli “addetti” per questioni tecnico-ammininstrative o di bilancio che, è opportuno ribadire, nulla e niente hanno a che fare con le Riforme Politiche che necessitano al nostro Paese.

In questi mesi, attraverso un percorso partecipato e democratico, con la collaborazione e l’apporto di tutti i Comitati e nel Politicamp, luogo di incontro per la sinistra diffusa, fuori e dentro ai partiti, abbiamo elaborato il nostro Manifesto, formulando proposte su ogni aspetto della vita del Paese che immaginiamo.

Nel Manifesto, che presenteremo in settembre a Milano, proponiamo una sinistra antifascista, democratica e partecipata, laica, inclusiva, femminista ed equamente progressiva nell’accesso ai diritti e ai servizi che ha il suo faro nella Costituzione, impegnata a restituire dignità e sicurezza al lavoro, a combattere ogni forma di discriminazione, a superare le disuguaglianze, a garantire salute e istruzione, a promuovere la ricerca, l’innovazione e la competitività mediante la cura dell’equilibrio ecologico, a combattere la corruzione, a ridisegnare il rapporto tra Italia e Unione Europea mettendo al centro i popoli.

Tutto questo per dare risposte concrete ai bisogni reali delle persone e del Paese, con proposte chiare anche dal punto di vista della sostenibilità economica e dunque, appunto, “possibili”, come quelle per un nuovo sistema fiscale finalmente fedele ai principi costituzionali di progressività e solidarietà, per garantire un salario giusto e combattere la precarietà del lavoro, per un sistema sanitario universalistico, per la lotta alla povertà e agli sprechi alimentari, per il diritto all’istruzione, per citarne solo alcune.

Per tutto questo noi siamo già al lavoro a livello locale nei Comitati e al livello centrale in Parlamento.

Soprattutto, il Manifesto è una proposta di aggregazione, aperta al confronto con chi si riconosce senza ambiguità nella parola sinistra e non ne snatura né ne tradisce il significato. Possibile, con la lungimiranza che gli appartiene, oggi, in un momento magmatico di scomposizione e ricomposizione delle forze di sinistra, si fa strumento di incontro e condivisione e si mette a disposizione nella costruzione di un nuovo progetto di sinistra alternativo al PD, unito oltre i suoi differenti accenti e sensibilità sui programmi e sulle soluzioni, imprescindibile per dare credibilmente all’Italia “giorni migliori”.

Il Comitato Possibile “Aldo Capitini” di Perugia

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