di Fausto Bertinotti.

"Quando il conflitto scoppia, come oggi nelle carceri, a indicare un gigantesco problema di società, drammaticamente irrisolto, esso viene relegato nella patologia, fuori dalla norma, quando invece esso è una spia che rivela la patologia della norma.
E' la spia che questa società, la società della crisi, della diseguaglianza e della impossibilità permanente di accedere a una vita degna, non reggerà neppure l'assetto neo-autoritario della società d'eccezione. Allora bisogna cominciare fin da ora, dentro questo regime, a dire che il re è nudo e che bisogna organizzare pensiero e azione per un radicale cambiamento del modello generale di società.
Giusto il contrario della volontà politica di tornare al pre-virus, quello della conservazione dell'esistente.
Con questo pensiero di alternativa bisognerebbe saper rompere radicalmente nella politica, ora che la natura sembra ribellarsi a questo modello di società e ora che le conseguenze delle politiche di austerità hanno minato la capacità delle nostre società di reagire alla malattia, indebolendo il servizio pubblico dalla sanità alla scuola, malgrado le sue capacità ancora esistenti all'interno di competenze e di azione sociale. Prima che sia troppo tardi"

13 marzo 2020

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