di Alfio Nicotra.

Il 24 maggio 1915 contro la maggioranza del parlamento e del popolo italiano la monarchia dei Savoia portava l'Italia nella Prima Guerra Mondiale. Venivano sospese le libertà fondamentali come il diritto di sciopero e di manifestare, adottata la censura, militarizzate le fabbriche sottoposte a legge marziale con la "mobilitazione industriale". Enormi commesse vennero affidate al complesso bellico industriale che si arricchi' vertiginosamente non senza vergognosi scandali come gli scarponi anfibi fatte con le suole di cartone o l'assenza di indumenti invernali per i soldati delle montagne sul Carso. La guerra fu l'incubatrice del fascismo che prese tutta la legislazione di guerra e la traslo' a normaita' durante il ventennio. 600 mila giovani persero la vita, altrettanti subirono o mutilazioni o uscirono disadattati dalla carneficina. Se si studiasse di più la storia si imparerebbe ad odiare i nazionalismi e chi fa i profitti con la guerra.

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