Perugia, i sindacati: se la scuola chiude non è colpa della maestra
“Nonostante gli sforzi del dirigente dei servizi educativi del Comune di Perugia Amedeo Di Filippo, riteniamo non sufficienti le risorse destinate alle supplenze nelle scuole dell’infanzia e negli asili nido. Il problema esplode in tutta la sua evidenza proprio in questi giorni con la chiusura parziale provvisoria e la chiusura per lavori di alcune strutture (scuola dell’infanzia Il tiglio, Pinocchio, Peter Pan e Filastrocca). Ciò mette in luce la forte necessità di attivare immediatamente le procedure per colmare i vuoti di organico che già avevamo segnalato e quelli ulteriori verificatisi dopo i pur necessari trasferimenti”. Questo il giudizio che arriva dalle organizzazioni sindacali Fp-Cgil, Cisl-Fp, Uil-Fp e Con-Fsal a seguito dei fatti citati. “Qualche giorno fa – spiegano i sindacati – abbiamo incontrato il dirigente Di Filippo il quale, dopo un confronto approfondito e che non abbiamo timore a definire proficuo, accogliendo molte delle nostre richieste, si è impegnato a: risolvere il problema delle ferie in servizio (i quattro giorni) entro una settimana; convocare un tavolo tecnico con la presenza dell’Ufficio edilizia scolastica per la verifica dell’avanzamento dei lavori e la tempistica delle strutture in via di ristrutturazione, con l’impegno della loro riapertura con personale comunale al completamento dei lavori; inviare all’Amministrazione la richiesta per il fabbisogno del personale che andrà in pensione nel 2020, e cioè sei unità per il nido e quattro unità per la scuola dell’infanzia; destinare ulteriori risorse, oltre i 78mila euro già stanziati, per garantire le sostituzioni del personale assente fino a Natale; l’avvio di una serie di tavoli tecnici per discutere sul futuro e sull’organizzazione dei servizi”. “Il dirigente – proseguono Fp-Cgil, Cisl-Fp, Uil-Fp e Con-Fsal – ci ha illustrato le criticità che si sono verificate nei servizi a causa della carenza di personale. I soldi preventivati per le supplenze, in realtà, sono serviti per coprire i vuoti che si erano creati nell’organico del personale, i primi di settembre, a causa dell’allontanamento dal servizio di sei unità (tra scuola dell’infanzia e nido) per motivi di salute. Lui ha illustrato il reperimento delle risorse modificando due capitoli di spesa, la prima modifica di 50mila euro poi successivamente di altri 28mila euro e ora si è impegnato a trovare altre 50mila euro per arrivare a coprire le supplenze fino a Natale”.
“Se il sindaco e la sua attuale Giunta – concludono le organizzazioni sindacali – non daranno ascolto alle nostre richieste, vanificheranno il lavoro dei mesi passati che ha portato all’assunzione di alcune educatrici, facendo sembrare tutto quello che è stato fatto come un’operazione di facciata. È evidente che noi vigileremo e se non verranno rispettati gli impegni, come è nostra consuetudine, attiveremo le iniziative sindacali utili per tutelare le educatrici, i genitori e i bambini del comune di Perugia”.
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