Le pensioni degli altri.
di Leonardo Masella.
Nella conferenza stampa, Draghi ha presentato la sua controriforma delle pensioni che consiste in quota 102 per il 2022, cioè 64 anni di età e 38 di contributi, per dopo andare alla normalità contributiva della riforma Fornero, che significa 67 anni da subito fino ai 70 quando andranno in pensione i giovani di oggi.
Sapete che Draghi e' andato in pensione nel 2006 all'età di 59 anni in qualità di Dirigente dell'amministrazione pubblica con una pensione di 14.843 euro al mese (col sistema retributivo) ? E lo sapete che pur essendo in pensione ha continuato a lavorare in qualità di governatore della Banca d'Italia con uno stipendio di 58.230 euro al mese per 13 mesi, pari a 757.714 euro. E lo sapete che dopo ha continuato a lavorare in qualità di presidente della BCE con uno stipendio di 34.000 euro al mese per un totale di 444.000 euro; e lo sapete che oltre alla pensione del 2006 in qualità di Dirigente amministrativo, ha maturato altre 2 pensioni: una per il periodo di presidente di governatore della Banca d'Italia, l'altra in qualità di presidente della BCE, con il sistema retributivo ?
Forse questo non lo sapete, ma probabilmente saprete che oggi il 60% dei pensionati prende meno di 1.000 euro al mese (di cui il 12% prende meno di 500 euro al mese). Ma per le pensioni medio-basse nella finanziaria non c'e' un'euro e i vecchi devono andare in pensione a 67 anni, con il sistema contributivo e pensioni da fame.
E tutto ciò Draghi lo fa in piena pandemia, anzi approfittando della pandemia, cioè della difficoltà ad organizzare una resistenza popolare. Ora è più chiaro perché hanno fatto il golpe per far fuori il governo Conte ?
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