di Raniero La Valle

Ormai dopo 18 mesi di orrori, la guerra d’Ucraina ha assegnato vittorie e sconfitte. Una vittoria l’ha conseguita l’Ucraina che è diventata la star del mondo e ha preservato la sua sovranità e indipendenza. Ma ha pur vinto la Russia perché ha fronteggiato la NATO, non è stata ridotta alla condizione di paria, come Biden voleva, né è stata espulsa dal consorzio mondiale, mentre ha rimesso in gioco le terre russofone aggregate all’Ucraina, il cui status potrebbe passare al vaglio di un nuovo referendum, e ha ribadito la sovranità russa in Crimea.

Ma la guerra ha anche inflitto alla Russia, all’Ucraina e all’America una severa sconfitta. La Russia ne esce perdente perché con l’aggressione ha compromesso il suo onore. L’Ucraina è sconfitta perché chi la doveva difendere l’ha gettata in una fornace di fuoco ardente facendole credere che la scelta fosse tra la schiavitù e la morte, e non era vero, né il popolo ci ha creduto, mentre in tutti i 72 distretti di reclutamento la corruzione ha permesso a molti di sottrarsi alle armi. E, come ormai anche i suoi alleati riconoscono, la sua controffensiva è fallita. Ma sconfitta è stata anche l’America perché non ha raggiunto i suoi scopi e ha profuso miliardi che peseranno sul suo debito, mentre viene messo in gioco il monopolio del dollaro negli scambi mondiali, la sua vera ricchezza. Né le basterà accrescere la sua potenza militare per affrontare la “sfida culminante” con la Cina e assicurarsi un dominio mondiale, che è contro natura e che non potrà conseguire.

Perciò la guerra d’Ucraina ha già dato tutto quello che poteva dare, vittoria e sconfitta a entrambi i contendenti, per non parlare di noi, i veri corrotti e sconfitti nel giudicarla e darne conto. Dunque perchè non finisce? Oltre questa soglia c’è solo la guerra mondiale e forse perfino l’atomica.

Non finisce perché l’antagonista alla pace non è semplicemente la guerra, ma è il sistema di guerra che ormai è diventato il vero sovrano e “padre di tutti”, tanto che comanda ogni cosa, pervade l’economia e domina la politica anche quando la guerra non c’è o non è dichiarata. È questa la ragione per cui la stessa guerra d’Ucraina non riesce a finire, benché in essa entrambi i nemici già ne siano allo stesso tempo vincitori e sconfitti, e non finisce perché essa, così ben piantata nel cuore dell’Europa per rialzare la vecchia cortina sul falso confine tra Occidente ed Oriente, è funzionale o addirittura necessaria al sistema di guerra, e perciò gli stessi negoziati sono stati proibiti.

Per questo la pace non può essere solo una guerra che finisce, essa deve essere istituita, anch’essa come un sistema, alternativo al sistema di guerra. Ciò vuol dire stabilire un “nómos” della Terra, una sintesi armonica di pensiero e ordinamenti, di cui la pace sia sovrana, rovesciando la scelta che dall’antichità è stata fatta fino ad ora, della guerra come sovrana da cui tutto il resto dipende. Non è solo un sogno di “pacifisti”, è un compito di tutti i pacifici.

Perché questa prospettiva alternativa sia assunta, e diventi programma e oggetto di lotta politica, il 26 agosto alla Versiliana, a Marina di Pietrasanta, sarà lanciato un appello per dar vita a un’ “assemblea permanente” che “prenda partito” per la Pace, per la salvezza della Terra e per l’affermazione della Dignità di tutte le creature, iniziativa di cui si dovrà poi discutere per giungere a fine settembre alle opportune decisioni operative. Tra i promotori Michele Santoro e Raniero La Valle. I destinatari di questa lettera sono i primi invitati a prenderne atto e a partecipare all’impresa

 

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