di Stefano Vinti

Alle elezioni europee c'è la novità della lista PACE TERRA DIGNITÀ, promossa da Michele Santoro e Raniero La Valle, presente in tutte e cinque le circoscrizioni elettorali del Paese dopo aver raccolto in 20 giorni la bellezza di 100 mila firme.
Pace, terra, dignità sono tre parole e al tempo stesso un programma politico.
La Pace è la priorità assoluta da cui discendono tutte le altre politiche.
L'obiettivo dichiarato è il "cessare il fuoco, cessare l'invio di armi all'Ucraina ed a Israele", avviare una offensiva diplomatica per evitare ogni escalation guerrafondaia che potrebbe mettere a rischio la stessa umanità, secondo il delirio di Stontemberg 'nome omen'. Per arrivare ad una conferenza internazionale per la sicurezza di tutti, gestita dall'ONU, sul modello di quella di Helsinki del 1975.
PTD condanna la feroce strage del 7 ottobre ma condanna con forza e 'senza se e senza ma' l'inumano massacro di civili in corso a Gaza. Una soluzione al conflitto israeliano-palestinese non può prescindere dal ritiro dell'esercito israeliano dai territori di Palestina illegalmente occupati, una convivenza tra i due popoli in un'unica terra, altrimenti uno Stato palestinese,legittimo e riconosciuto internazionalmente anche dall'italia.
No ad una Europa 'super-Stato, no all'esercito europeo, no al riarmo, con una Europa fuori dalla logica dei blocchi contrapposti che collabori fattivamente con tutti i paesi che aderiscono ai BRICS.
Rispetto all'ambiente e ai diritti sociali, PTD è nettissima: introdurre la Tobin Tax, tassazione delle grandi ricchezze, cancellazione del debito pubblico di ben 2500 miliardi di euro in pancia alla BCE, revisione completa del trattato di Maastricht che ha sancito la natura neoliberista dell'Europa, blocco della speculazione sulle fonti energetiche e sui prodotti alimentari, abolizione del Patto di stabilità che penalizza l'Italia e impone tagli allo stato sociale. Poi 'sostegno economico universale a chi resta senza lavoro, lotta senza quartiere al carovita, aumento di salari, stipendi e pensioni, salario minimo europeo (cioè giusto!), riduzione dell'orario di lavoro a 32 ore settimanali. Nuove politiche industriali e transizione energetica, nuove politiche di sostegno per l'artigianato, la piccola e media impresa, l'impresa cooperativa.
Obiettivi politici ambiziosi, alternativi a quelli delle Destre e dei Democratici.
Una Europa della Pace e socialmente giusta è possibile.
 

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