IL NODINO E PONTE SAN GIOVANNI IL PUNTO DI FORZA ITALIA
Forza Italia Giovani Umbria considera l’opera infrastrutturale denominata “Nodo di Perugia” un progetto strategico ed inevitabile, in quanto il nostro territorio ha la necessità di avere un collegamento da Collestrada a Corciano alternativo che bypassi il tracciato che attraversa l’abitato di Perugia.
Questa infrastruttura permetterebbe di drenare il traffico di cui in particolar modo Ponte San Giovanni è soffocata ogni giorno dell’anno, con conseguenze, tra le altre, anche sulla salute dei cittadini. Lo scorso 21 novembre, presso la III Commissione Consiliare Permanente “Urbanistica” del Comune di Perugia, è stata discussa la proposta a firma dei Capigruppo del centrodestra “Nodo di Perugia, dichiarazione di impegno del Comune di Perugia alla realizzazione dell’opera”. La proposta è stata respinta con 10 voti contrari (centrosinistra) e 6 a favore (centrodestra). Tra i voti contrari per il Nodo di Perugia era presente anche quello del Consigliere Comunale di maggioranza di Pensa Perugia Lorenzo Mazzanti, di cui ci stupisce il post che nella giornata di ieri ha pubblicato sul suo profilo Facebook nel quale dichiara, riferendosi proprio all’infrastruttura in oggetto: “l’obiettivo è fare pressioni, attraverso la Presidente Proietti, perché l’opera torni tra le priorità del governo nazionale”. Il testo è accompagnato dalla foto di Mazzanti nella sede del Comitato “Chi salverà Ponte san Giovanni” e la scritta recante “Si al nodo di Perugia”.
Sono passate solo 3 settimane da quella votazione, ma appare evidente che il Consigliere Mazzanti l’abbia già rinnegata dichiarando una posizione diversa da quella della maggioranza presente in Consiglio Comunale a Perugia. L’auspicio, come ha dichiarato il Consigliere Edoardo Gentili (FI) intervenendo in Commissione, è quindi che finalmente, nel corso di questa consiliatura comunale ed in quella regionale, la questione venga risolta definitivamente prendendo posizioni chiare perché si parla dei problemi e della salute dei cittadini. Aggiungiamo che queste posizioni chiare avvengano già a partire dal Consiglio Comunale in cui la nostra proposta sul Nodo di Perugia approderà e nella quale
ci aspettiamo un voto favorevole del Consigliere Mazzanti, con il quale potrà finalmente rendere concreto assieme a noi il suo impegno a favore del Nodo che per ora racconta solo sui suoi post su Facebook.
Presso la sede dell'Assessorato alla Mobilità e Infrastrutture del Comune di Perugia, l'assessore Pierluigi Vossi ha incontrato una delegazione del Comitato Chi salverà Ponte San Giovanni?.
L'incontro era stato sollecitato dal Comitato per fare il punto sulla posizione che la nuova giunta comunale intende assumere e sviluppare riguardo alla difficile situazione che vive tutto l'asse territoriale che insiste tra Collestrada e Balanzano, con centro su Ponte San Giovanni, relativamente al traffico eccessivo che grava sulla E45, sul raccordo autostradale Perugia-Bettolle e in particolare all’interno dei centri abitati.
In merito alle recenti dichiarazioni rilasciate dall’Ass. Vossi in sede di commissione consiliare, si ricava l'impressione che si voglia accantonare la realizzazione del Nodino, puntando invece sul raddoppio delle rampe di immissione al raccordo autostradale come possibile soluzione al problema del traffico. A tale proposito invece la posizione del Comitato auspicherebbe la realizzazione del 1° stralcio Collestrada-Madonna del Piano, come prima tappa del Nodo di Perugia, in quanto sarebbe capace di allontanare dall'abitato di Ponte San Giovanni ben il 25 per cento del traffico automobilistico e il 50 per cento del traffico pesante, equivalente a 3.000 TIR giornalieri.
Relativamente alle stime dei volumi di traffico poste a base del progetto Anas, è stato evidenziato come queste siano ormai superate sia dal tempo intercorso dal momento della loro rilevazione e analisi che dai metodi applicati sottolineando in particolare che sono lacunosi sui flussi di “destinazione”. A tal proposito è stato proposto all’Ass. Vossi la costituzione di un tavolo tecnico con l’obbiettivo di arrivare ad acquisire dati concreti tali da permettere alla politica lscelte Congruenti. L’Ass. Vossi, preso atto di tali rilievi, ha concordato sulla necessità di dedicare alla problematica specifici incontri.
Il Comitato ha ribadito inoltre che con il raddoppio delle rampe non si risolverebbe nulla, ma addirittura potrebbero peggiorare le cose qualora fosse messo in discussione lo svincolo di via Adriatica, ipotesi che aumenterebbe il caos interno all'abitato. A tal proposito viene chiesto all'assessore che sia reso pubblico il relativo progetto per essere partecipato alla popolazione. In successivi interventi viene ribadita dagli esponenti del Comitato la necessità che si faccia
chiarezza anche sulle cifre del traffico interno, stimato in ambito PUMS, da cui emergerebbe che lo stesso sarebbe costituito per oltre la metà da quello interno all’abitato. Ciò, peraltro, è facilmente confutabile da tutti coloro che abitano il territorio e che giornalmente vedono invase le proprie strade da continue esondazioni di traffico proveniente dalla E45.
A conclusione della riunione l'assessore Vossi, prendendo atto e riconoscendo le gravi problematiche in termini di salute e sicurezza degli abitanti del territorio compreso tra Collestrada, Ponte S. Giovanni e Balanzano, nei limiti delle sue competenze si è dichiarato disponibile a valutare e confrontarsi su tutte le possibili soluzioni funzionali a risolvere
realmente la problematica, senza preclusione alcuna, proponendo un tavolo di confronto continuo per affrontare la complessità delle questioni messe sul tappeto e che possa dare valore a tutte le posizioni così da fare emergere la soluzione più utile per tutti.
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