Narni e le cooperative sociali (Sinistra Italiana di Terni)
L RINNOVO DEI CONTRATTI DELLE COOPERATIVE SOCIALI NON DIVENTI UN BOOMERANG PER I LAVORATORI DEL COMUNE DI NARNI.
Senza un intervento immediato, si stimano circa 200 posizioni lavorative a rischio solo nel narnese amerino.
Per questo motivo, riteniamo che il Comune di Narni, già capofila della zona sociale 11 composta da 12 comuni, debba assumere un ruolo di leadership regionale per risolvere rapidamente questa situazione. Il tema è estremamente delicato e le amministrazioni locali devono affrontarlo in modo serio e organico, garantendo l’adeguamento dei prezzi e delle tariffe per evitare il rischio di perdita di posti di lavoro.
Il rinnovo dei contratti di lavoro delle Cooperative Sociali è stato una buona notizia per i lavoratori di questo settore, grazie agli aumenti salariali e al riconoscimento delle competenze richieste per ruoli spesso delicati e complessi. Tuttavia, questi aumenti non sono stati sempre accompagnati da un adeguamento delle tariffe o dei prezzi nei casi di appalti di servizi presso le Pubbliche Amministrazioni, incluso il Comune di Narni. In contesti dove i "costi del personale" rappresentano la quasi totalità del costo complessivo dell’appalto, il rischio è che il servizio diventi insostenibile per la cooperativa coinvolta. Ciò potrebbe portare a situazioni di crisi per le cooperative, in particolare le più piccole, fenomeno che in alcuni casi è già in atto.
Come Sinistra Italiana-AVS, abbiamo incontrato lavoratori dell’Umbria, inclusi quelli di Narni, preoccupati per il proprio posto di lavoro. Abbiamo quindi preso l’impegno di sollecitare le Pubbliche Amministrazioni che finora sono state meno propense ad affrontare questa problematica, chiedendo un adeguamento dei bilanci per coprire i costi necessari alla revisione dei prezzi degli appalti. È essenziale convocare rapidamente le parti sociali per valutare, appalto per appalto, la possibilità di un immediato adeguamento, dove possibile, secondo quanto indicato dalla nota dell’ANCI del 22 Aprile, e individuare soluzioni nei casi di difficoltà.
La Pubblica Amministrazione, incluso il Comune di Narni, non deve diventare un luogo in cui si perpetua lo sfruttamento dei lavoratori o si favorisce il successo negli appalti di chi non applica i contratti di lavoro più garantiti o con livelli salariali adeguati. Come ci battiamo per il salario minimo, ancora non discusso dal consiglio comunale, continueremo a lottare per l’adeguamento dei costi degli appalti agli aumenti contrattuali e per superare la logica degli appalti al massimo ribasso. Vogliamo promuovere la coprogettazione dei servizi tra Pubbliche Amministrazioni e terzo settore, favorendo la qualità e la territorialità degli interventi.
Partiamo dal Comune di Narni per dare un segnale positivo alle lavoratrici e ai lavoratori delle cooperative sociali.
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