di Jacopo Giovagnoni, presidente Sinistra Universitaria-Udu Perugia -

Di questo autunno caldo se ne è parlato tantissimo ed è stata analizzata anche la più minima virgola.
Un continuo botta e risposta fatto di accuse , comunicati stampa e perchè no anche la sana dose giornaliera di insulti giusto perchè siamo di sinistra. L'argomento più discusso è stato sicuramente il rapporto tra l'Udu , l'onda , giovanili e movimento , non proprio idilliaco. Andiamo cosi ad analizzare la questione seguendo l'andamento cronologico dei fatti. Le discussioni si sono concentrate ovviamente sulle scelte dell'Udu a parere di molti discutibili , come gli scontri avvenuti all'interno della facoltà di lettere occupata. Sono stati giorni durissimi pieni di attacchi da entrambi i fronti con i in mezzo le elezioni per il rinnovo della rappresentanza studentesca. All'udu è stato criticato il troppo zelo per non avere appoggiato l'occupazione e l'aver osteggiato il più possibile l'andamento della protesta. In realtà , l'unica richiesta politica avanzata dall'udu è stato il coinvolgimento democratico e diretto degli stessi studenti della facoltà , del tutto ignorata.
Se sono critiche giuste? Forse si , forse ci si è accaniti troppo contro gli occupanti , ma non bisogna pensare che questi eventi passino senza una dovuta discussione , cosa sacrosanta all'interno di qualsiasi organizzazione che si voglia appellare agli ideali della sinistra. Dopo gli incidenti “diplomatici” di quei giorni è si è detto di tutto dal più mite “cosi non va! “ al prebellico “siete dei socialfascisti” passando per il classico “Udu = PD/PDL/CL”. Bhè lasciatemi dire che stando alle ultime , se l'Udu fosse un partito non farebbe nemmeno rappresentanza e non si prodigherebbe più di tanto nel cercare intese comuni , ma alla bella maniera solita si farebbe tranquillamente gli affari suoi senza curarsi più di tanto degli altri. Vorrei visto l'argomento anche smascherarmi da solo risparmiando la fatica ai tanti inquisitori degli ultimi mesi.
Io sono il presidente dell'Udu e la mia passione politica all'infuori del sindacato si rifà a Niki Vendola (non proprio del PD). Lasciando perdere gli “outing” dell'ultima ora andiamo anche a vedere se effettivamente la mia associazione non ha partecipato alle proteste. Tralasciando la manifestazione di qualche giorno fa , in concomitanza con la votazione del decreto Gelmini , il 30 novembre in piazza c'eravamo anche noi , ma tutto ciò potrebbe apparire come una sorta di espiazione per i nostri peccati di negligenza , ma la verità è che è da ben 2 anni che siamo in piazza. Pochi di voi conosceranno il senatore finiano Giuseppe Valditara , ma nella sua persona c'è la vera anima del decreto Gelmini , le questioni della governance , della rappresentanza e della valutazione sono frutto del suo lavoro da senatore e vero motivo per cui FLI ha votato compatta la riforma. Quando usci questo suo lavoro l'Udu si ritrovò da solo a combattere questa battaglia e di certo non si è pianto per l'assenza di questa o quest'altra componente. Vorrei concludere dicendo che le lotte studentesche non sono un gioco e a rimetterci sono sempre gli studenti che vorrebbero vedere una protesta compatta , serena e costruttiva e invece si ritrovano ad assistere alla solita , eterna lotta tra il bene e il bene.

 

 

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