Un mondo diverso è possibile!
di Simone Cumbo
Due giorni di festa e dibattiti a Festambiente Umbria, la prima festa regionale organizzata da Legambiente. Un importante occasione di confronto su temi propri dell'associazione ambientalista, conclusasi ieri sera, con un “open space” sul tema dei diritti civili. “Persone e famiglie LGBT: il diritto alla normalità. Omosessualità, transessualità, identità di genere ... fare chiarezza usando parole e termini giusti. Una società arcobaleno dove il diritto alla diversità diventa normalità.”
Questo il tema dell'incontro a più voci che ha visto confrontarsi le realtà umbre attive nel campo dei diritti come l'Arcigay e le Famiglie Arcobaleno.
Dopo un intervento introduttivo della Dott.sa Nicole Romeo, medico, psichiatra e donna transessuale che ha spiegato con chiarezza l'importanza di una corretta informazione su tematiche che spesso vengono confuse (omosessualità, transessualità, identità di genere, travestitismo, omofobia,transfobia...), si sono alternati gli interventi di Gabriella Musso della Famiglie Arcobaleno, un importante realtà di coppie omosessuali con figli al seguito che chiedono di essere riconosciute nel loro ruolo genitoriale come dovrebbe essere in qualsiasi società laica e democratica, e di Giuliano Foca, del circolo Arcigay Omphalos di Perugia, che ha portato il proprio contributo di educatore illustrando le attività informative dell'Arcigay all'interno delle scuole contro il bullismo omo-transfobico.
Le conclusioni a Alessandra Paciotto Presidente regionale di Legambiente che ha voluto sottolineare l'importanza del parlare e informare su questi temi, perché raccontando storie e vite vere e facendole conoscere si può far crescere una sensibilità diversa.
E non si può non essere d'accordo con lei!
La ricchezza di una cultura non può che fondarsi sulle differenze individuali e sul principio di non discriminazione. Il bene della comunità non può prescindere dal rispetto del diritto delle persone di vivere secondo la propria identità e il proprio orientamento, la comunità deve favorire un evoluzione culturale generalizzata basata su conoscenza e confronto.
“Un mondo diverso è possibile”, come era scritto nello striscione all'interno dell'Open Space. E un segnale alla Politica umbra perché si faccia carico di queste sensibilità che non possono che trovare ascolto e cittadinanza all'interno della Sinistra Umbra.
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