La situazione economica ed occupazionale nella provincia ternana non è certo migliorata, nel trasporto e la logistica delle merci i segnali del declino si sentono ancora forti e chiari.

Ormai da tempo il Contratto Collettivo Nazionale nel settore prevede “la definizione, anche forfettaria, dei trattamenti di trasferta e del compenso per il lavoro straordinario”. La forfettizzazione è diventata con il passare degli anni una pratica largamente utilizzata sul territorio, infatti, così facendo si rende la prestazione più flessibile e meno costosa alle imprese, “contrattando” un ritorno economico per i lavoratori sulle tratte di trasferta o attraverso altri meccanismi di incremento salariale.

Questo livello di trattativa “avanzata” oggi viene messo a repentaglio dalla crisi, infatti, sempre più spesso, il trasporto e la logistica sono individuati come i primi costi da tagliare.

In assenza di regole certe nelle dinamiche degli appalti, si tende alla politica del massimo ribasso e questo mette di fatto “fuori mercato” le richieste sindacali, facendo venire meno anche lo “scambio” con la forfettizzazione, unico strumento reale di tutela per redditi già molto bassi. Se nei capitolati di appalto non si riconosce il costo del lavoro nelle sue dinamiche contrattuali, si spiana la strada a imprese poco trasparenti e al limite delle legalità.

Ancora a Terni è poco utilizzata la pratica borderline dell’assunzione e/o del distacco transnazionale, che porta a pagare i lavoratori stranieri, nella contribuzione e a volte nella retribuzione, come nei loro paesi di origine. Questo tema, non a caso, sta occupando gran parte della trattativa per il rinnovo del CCNL, scaduto il 31 dicembre 2015.

La FILT-CGIL dell’Umbria metterà in capo tutte le iniziative necessarie per difendere il lavoro, i diritti e i suoi livelli retributivi, in quanto i lavoratori hanno già ampiamente pagato questa crisi, non essendone gli artefici.

Ci aspettiamo anche dalle associazioni datoriali (alle quali abbiamo chiesto un incontro per esaminare le problematiche del settore) un’azione in tal senso e soprattutto un intervento delle istituzioni locali, che possono, attraverso le piattaforme logistiche, dare un contributo rilevante alla causa. Ovviamente, c’è bisogno di una volontà politica capace di programmare e allo stesso tempo recuperare i ritardi accumulati.

 

Federazione Italiana Lavoratori Trasporti - Cgil Umbria

Per La Segreteria Regionale
Alessandro Rampiconi

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